Verifica quotidiana e nuova assemblea a metà settembre. Pacchetto di 5 giorni di sciopero. Una settimana fa drammatico episodio in cronaca. Denunciato il "deterioramento dei rapporti di lavoro".
Sette giorni senza stipendio per Fabio Sanfilippo. “Devolvo un’altra settimana di stipendio a una famiglia di profughi”. Le prese di posizione di Fnsi e Usigrai. Il codice della Commisione di vigilanza.
Rcs vuole 50 esodi anticipati, un taglio del 15 per cento della redazione. “In cambio assunzioni di non giornalisti e investimenti irrisori”. Dopo La Stampa, nuovo no sulle concessioni del governo agli editori.
di ANDREA GARIBALDI Il direttore della Stampa sostituisce il direttore minacciato da una campagna neofascista. Nuova era al giornale fondato da Scalfari. Establishment e atlantismo. Giannini a Torino.
di VITO FAENZA Consiglieri comunali accusati di camorra, perseguitati e poi prosciolti. Caserme dei carabinieri in affitto da proprietari sotto indagine, giornalisti aggrediti in diretta. Il ruolo dell’Ordine e del Consiglio di disciplina.
L'erosione generale delle copie continua. Ripresa degli sportivi e ancora trend largamente positivo per il Fatto. Non buoni i dati del Messaggero, che proprio dopo il mese qui esaminato ha cambiato direttore. Non funzionano per ora le innovazioni al Gruppo Gedi.
La Repubblica aveva segnalato conflitti di interesse, falle nel marketing, alti compensi ai procuratori. La società querela, dovrà pagare un milione in beneficienza. “Questa modalità di giornalismo è l’espressione più alta e nobile dell’informazione”.
Il responsabile di Huffington Post chiede alla deputata Pd di togliere una frase dal suo blog sulla Giornata contro la violenza sulle donne. Lei denuncia la censura. Il presidente dell'Ordine dei giornalisti "basito". Replica: "Decido io cosa si pubblica". Il cdr è con lui.
Il pezzo in Primo Piano esce il 22 dicembre; a partire dal 27 dicembre sette pagine a pagamento. L'efficacia di contrasto al virus "sperimentata per ora soltanto in vitro, ma la ricerca prosegue". Intervista a un docente, che lavora in un board creato da Unilever.
Per seguire l'uccisione dell'ambasciatore italiano, i grandi giornali non mandano nessuno. Problema di costi e di quarantena. Eccezioni: la Repubblica, che aveva un inviato già in Africa e Rainews 24, che ha spedito cronista e operatore. L'errore di cancellare i corrispondenti.

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