di ALBERTO FERRIGOLO Direttore del primo giornale della regione, poi licenziato. Ricorso respinto in primo grado e condanna al pagamento delle spese processuali. Dodici rinvii in otto anni. La Fnsi interessa il Csm sui ritardi. "Problemi di organico al tribunale di Potenza".
(A.G.) Banca delle ferie solidali, nuovo strumento creato dal Comitato di redazione e accettato dall'Azienda per sostenere gli ex redattori del settimanale IL, dall'inizio dell'anno a zero ore. "L'obiettivo resta quello di farli tornare al lavoro". Conti in miglioramento e restyling.
Il Consiglio di disciplina dell'Ordine del Lazio valuta che sia stata esercitata la libertà di satira, nei limiti del Testo unico dei doveri dei giornalisti. L'autore Mario Natangelo convocato per due volte. La dura polemica della presidente del Consiglio Meloni in difesa della sorella.
di ALBERTO FERRIGOLO Tre speakers a Palazzo Chigi, molta disponibilità, poche spiegazioni. Benevolenza nei confronti del Presidente del Consiglio, attenzione rivolta ai partiti. Sulle gaffe e sui discorsi di politica estera l'indagine è sospesa. Conferenze stampa e social network.
(S.A.) Presentazione con celebrità. A maggio annunciato l'ennesimo, aumento dei prezzi. L'Azienda dichiara che non farà licenziamenti, ma gestirà gli "esuberi" in un tavolo sindacale. Solo metà delle partite di Serie A con professionisti dell'informazione. Diritti fino al 2029.
“Talvolta alcuni di voi hanno cercato di non usare la parola vecchio. Oggi fatelo pure. Però noi vecchi non possiamo tollerare che nel momento della tragedia sia violata la nostra intimità”.
Quarantasei giornalisti in cassa integrazione a zero ore per un anno. Licenziamenti evitati. Dall'8 gennaio edizione unica nel capoluogo di Regione. Nessuna certezza sul futuro. I passaggi della crisi a partire dall'autunno 2020. Due proprietà in successione e dipendenti "in esubero"
Segno positivo anche per il Corriere della Sera, Il Fatto, La Verità e Avvenire. Sempre sotto la Repubblica, La Stampa e Il Secolo XIX del Gruppo Gedi di John Elkann. Perdono Il Giornale, appena venduto da Berlusconi, e i quotidiani del Gruppo Monti-Riffeser diretti da Agnese Pini.
Contrasto fra la rappresentanza sindacale interna e gli organismi nazionale e locale. Era già successo con l'accordo al Corriere della Sera. Schiacciante maggioranza in redazione. La chiusura dei bilanci in attivo e la richiesta di finanziamenti da parte dello Stato.
(A.G.) Mesi di stallo per le nomine delle testate. I resoconti tendono a dare per scontato che l'unica logica è quella della battaglia fra partiti per piazzare loro fedeli. Si dovrebbe invece ripetere che ciò che accade- da decenni- è decisamente contro l'interesse dei cittadini.