Nel mese di novembre 2022, rispetto al novembre 2021, cinque testate soltanto hanno aumentato le loro vendite (carta più online). 

Il dato più clamoroso, secondo le rilevazioni pubblicate da Primaonline, è quello della Gazzetta dello Sport (direttore Stefano Barigelli), che vende a novembre 117.977 copie al giorno, con un più 21,6 per cento rispetto allo scorso anno. Il Mondiale del Qatar certo, che è però iniziato solo il 20 del mese ed era orfano dell’Italia. A riprova che non si è trattato solo del grande evento, c’è il dato del concorrente, Corriere dello Sport (direttore Ivan Zazzaroni), il quale invece sta sulle 36.775 copie, con una perdita secca del 19,3 per cento.  La Gazzetta fa un buon risultato anche nel confronto fra novembre 2022 e ottobre 2022, più 10,4, e qui il Corriere dello Sport va ancora meglio, con più 15,3.

buone performance

Le altre buone performance sono di modesta entità, ma in questi tempi solo il fatto di avanzare è significativo. Il Corriere della Sera (256.042 copie al giorno) cresce sul novembre 2021 del 2,3 per cento. I principali rivali vanno tutti sotto: la Repubblica (130. 216 copie) perde il 12,7 per cento, La Stampa (92.804 copie) perde il 10,5 per cento, Il Sole 24 ore (136.361 copie) perde il 6,3 per cento. 

belpietro e travaglio

Crescono La Verità di Belpietro (più 2,5), Il Fatto Quotidiano di Travaglio (più 2,2) e Avvenire, diretto da Marco Tarquinio, con un piccolo più 0,4. 

Fra le performance negative, quelle del Gruppo Monti Riffeser, guidato dal presidente degli editori italiani: Il Resto del Carlino perde il 9,5 per cento e La Nazione perde l’11,1 per cento (entrambi sono diretti da Agnese Pini). Il Giornale, che ha appena cambiato proprietario (da Berlusconi ad Angelucci) e probabilmente cambierà Direttore (oggi è Augusto Minzolini) perde l’11,4 per cento, Il Secolo XIX, proprietà del Gruppo Gedi di John Elkann come Repubblica e Stampa, perde l’11,7 per cento.  

(nella foto, Stefano Barigelli, direttore della Gazzetta dello Sport)

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