Enzo Marzo, ex giornalista del Corriere della Sera e Direttore di nonmollare, “quindicinale post azionista” online di Critica Liberale, nel numero del 21 aprile 2025 prende di petto Ernesto Galli della Loggia, autorevole editorialista da 32 anni del Corriere della Sera. Titolo: “Le sciocchezze di uno ‘storico’”. Oggetto: l’editoriale dell’11 aprile sulla prima pagina del Corriere, critico con il Manifesto di Ventotene, per la impossibilità storica di una federazione tra gli Stati europei.
Già nell’incipit -afferma Marzo- tutte le date sono sbagliate: “Scrive Galli della Loggia che il trattato di Maastricht ha trenta anni e invece entrò in vigore trentadue anni fa. Scrive Galli della Loggia che l’euro fu introdotto venticinque anni fa ed invece è entrato nelle nostre tasche il 1° gennaio 2002. Scrive Galli della Loggia che i Trattati di Roma hanno ottanta anni e invece ne hanno sessantotto”. Poi Galli della Loggia definisce Luigi Einaudi pensatore “liberal-conservatore”: “E’ davvero eccessivo -secondo Marzo- ignorare che il liberalismo è l’idea delle rivoluzioni borghesi. E che si fonda su princìpi che danno sostanza al perenne ‘movimento’ o evoluzione verso la libertà di individui e di istituzioni regolamentate. Ignorare che il liberalismo è lotta per controllare, separare, distribuire il Potere e i poteri. Prima di avere il diritto di definire Einaudi ‘conservatore’, bisogna almeno aver scritto sul Corriere ‘La bellezza della lotta’ o ‘Via il prefetto!’, o tante delle prediche di Einaudi contro gli editori o a favore di diritti sociali o di tasse di successione che farebbero tremare le vene ai conservatori”.
Galli della Loggia sostiene che “l’Europa non potrà mai essere una Federazione perché non lo è mai stata” e Marzo ribatte: ciò che non si è realizzato, ciò che non è stato non sarà mai? Così pensa il vero conservatore.