(A.G.) Il Piano di riorganizzazione presentato al Comitato di redazione. L'edizione di carta non sarà più "omnibus". "Less is more", ha detto John Elkann. Obiettivo: non perdere più della media del mercato. Due turni di lavoro, 8-15 e 15-22. Voto in assemblea non vincolante.
Incontro pre-natalizio riservato ai vertici. Due striscioni su via Solferino. Il quotidiano è nettamente leader per diffusione (carta più online). La redazione protesta: nessun riconoscimento dell'impegno. L'editore ricorda: 50 assunzioni e il riacquisto della sede.
I rappresentanti sindacali riferiscono che secondo la Direzione la sfida è finita. "Dichiarazioni false e fuorvianti. L'obiettivo è vincere la partita seguendo una strada nuova". La replica: informazioni comunicate e poi smentite, non siamo più disposti a dialogare così.
Indagine dell'Associazione della stampa di Madrid. Ottocento interviste a professionisti dei media e della comunicazione, dipendenti e autonomi. Il 62 per cento ha disturbi del sonno, il 54 per cento difficoltà di concentrazione, il 23 per cento è depresso. Il peso della precarietà.
Aveva partecipato a ottobre al lancio del grande rinnovamento con l'editore Iervolino. Il cambio approvato dagli ex del Gruppo Gedi. Un'inchiesta sui finanziatori degli incendi in Amazzonia. Il successore, Alessandro Rossi, dirige Forbes, ha lavorato per il Gruppo Class e scrive gialli comici.
Il Consiglio nazionale ha deciso "in via eccezionale" che si possa diventare praticanti con sei mesi di attività. I consiglieri di opposizione chiedono un parere e la Direzione generale risponde: modifiche non consentite, le norme prevedono una testata e un direttore.
La prima ha lavorato in una rete tv, ha visto morire il suo fidanzato giornalista e si è arruolata. La seconda, cronista di Harana, è in carcere in un luogo sconosciuto. Il Direttore Cerasa: "Ci ricordano cosa vuol dire mettere il corpo delle donne a difesa della libertà".
Libero mette in prima pagina le foto (pubblicate da Dagospia) dell'ex segretario Pd che fa spese da Louis Vitton, con il titolo "Ciao poveri". Bersani risponde in privato: "Rovinata la sorpresa per mia moglie". E arriva il pentimento: "Solo un moralista cretino fa ciò che ho fatto".
Il conduttore di "Quarta Repubblica" e vicedirettore del Giornale critica i 13 minuti di ovazione alla Scala di Milano per il Presidente della Repubblica. "Ha portato il Pil al 25 per cento? Voglio capire". Ampi gesti e toni accalorati. Cinquantottomila visualizzazioni.
Utilizzati i redattori che hanno accettato di lavorare e i collaboratori. Il sindacato protesta per l'aumento della vita in città e chiede aumenti di stipendio del 5,5 per cento, l'Azienda offre il 3 per cento. Profitti previsti fra i 320 e i 330 milioni di dollari. Il tema smart working.

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