di ALBERTO FERRIGOLO

Gennaio 2020

02. Focus dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni su un quinquennio di bilanci – 2014-2018 – del settore editoria quotidiana e periodica. I ricavi complessivi si riducono di oltre 670 milioni di euro, con una contrazione del 14,1%. Le imprese riducono gli organici del 7,8%, pari a circa 1.100 unità (il numero di addetti nel 2018 è di 12.700 unità, rispetto alle 13.800 circa del 2014). Il rapporto tra patrimonio netto e passività complessive sale invece di 3,4 punti percentuali, arrivando al 37,2%.

09. Alla vigilia della nuova stagione di prepensionamenti voluti dal governo, i Cdr si impegnano, con la Federazione della Stampa, a sottoscrivere accordi sui prepensionamenti solo se le assunzioni previste in cambio saranno assunzioni di giornalisti con contratto di lavoro giornalistico a tempo pieno. Inoltre, i Cdr “verificheranno che le richieste di stati di crisi siano supportate da congrui dati di bilancio e che non si torni al meccanismo della lista di attesa, che ha provocato in passato la corsa ai prepensionamenti”.

17. Il Consiglio dell’Agcom ha deciso a maggioranza di rivolgere a Rai, Mediaset, Sky Italia e La7 “un ordine affinché provvedano ad assicurare nei notiziari una immediata e significativa inversione di tendenza rispetto a quanto rilevato nel trimestre settembre-novembre 2019”. A dicembre 2019 l’Agcom “ha accertato il permanere delle criticità: in particolare, i tempi fruiti da alcuni soggetti politici non sono risultati coerenti con le rispettive rappresentanze parlamentari”.

21. Fieg e Fnsi in campo per chiedere modifiche al disegno di legge sulla diffamazione a mezzo stampa, in discussione al Senato. Il testo, a firma di Giacomo Caliendo di Forza Italia, abolisce il carcere per i giornalisti, ma – a detta della Federazione degli editori e del sindacato dei cronisti – contiene norme che destano molto allarme tra gli addetti ai lavori. Tra i punti critici individuati, l’obbligo di rettifica automatica, che esclude la possibilità di un commento da parte del direttore.

22. Lucia Annunziata lascia la direzione dell’edizione italiana dell’Huffington Post, dopo otto anni.

30. La Tv rimane il mezzo più credibile per gli italiani, mentre i social non vengono considerati affidabili. Lo afferma il 32esimo “Rapporto Italia 2020” dell’Eurispes, spiegando però che come mezzo per formarsi una opinione di voto la Tv perde dieci punti in 10 anni e che un quarto degli italiani non si affida ai mezzi di informazione. Quelli che considerano ancora la televisione il mezzo più attendibile sono il 64,6%; seguono giornali radio (59,8%), quotidiani (55,3%), quotidiani online (51,1%), talk televisivi (42,4%), forum o i blog (41,1%) e Social Network (35,4%).  Quasi tre italiani su dieci (28,6%) formano la propria opinione di voto sulla base delle informazioni che apprendono in Tv (anche se nel 2008 il dato era al 38,3%); un quarto (24,6%) non si basa su alcun mezzo, in quanto ha idee proprie. Pochi si affidano a Social (12,2%), quotidiani (10,1%), quotidiani on line (8,5%), radio e comizi dei candidati (5,2%).

Febbraio

06. Un ragazzo su due ha creduto almeno una volta ad una fake news sui social, mentre solo il 18% verifica la fonte. E gli adolescenti sono sempre più dipendenti dal web: il 40,5% va in ansia se non è connesso, il 24,8% (1 su 4) rinuncia alle ore di sonno per rimanere connesso, mentre il 40% (quasi 1 su 2) prova un senso di delusione per l’assenza di like e richieste di amicizia. Dati dello studio “La dieta cyber per i nostri figli”, presentato in occasione del progetto del Moige, Movimento italiano genitori. 

15. La Stampa, 8 trasferiti a Torino (sei donne), 8 pagine tagliate. Elkann punta su Molinari. Il direttore comunica in prima persona il “progetto digitale web first”. Due giorni di sciopero effettuati e tre da fare, firme ritirate. Solidarietà dal Cdr di Repubblica. 

Marzo

03. La Stampa diventa il primo quotidiano italiano Digital First. “Nuovi orari di lavoro, struttura di lavoro più integrata, stretta collaborazione fra giornalisti e tecnici del digitale sono i tasselli di un mosaico -si legge nel piano aziendale- che sovrappone una tradizione di serietà nell’informare maturata in 153 anni, con l’obiettivo di raggiungere e interagire con il pubblico su qualsiasi piattaforma: web, video, social e le altre che verranno”. 

05. “Con la firma dell’accordo al ministero del Lavoro si chiude la vertenza relativa ad Askanews”. Lo comunica Stampa Romana che ricorda come l’azienda, in pendenza di un concordato preventivo, aveva presentato una richiesta di 23 esuberi, poi scesi a 21, su una platea di una ottantina di giornalisti.

11. Nuovo accordo tra l’Amministratore Delegato Ansa e il Direttore della Divisione Internazionale di Kyodo, principale Agenzia d’informazione giapponese. Disponibilità e scambio dei contenuti informativi.

13. Da soli tre giorni è scattato il lockdown per il Covid-19. “I giornali svolgono un servizio essenziale perché attraverso la trasmissione di notizie utili e veritiere forniscono a tutti una bussola aggiornata sui passi da compiere per uscire da questa situazione. Per questo la stampa va aiutata e sostenuta”. Lo dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Andrea Martella, in un’intervista a Il Messaggero. “Soprattutto in momenti come questo, la stampa ha un ruolo decisivo e lo Stato ha il dovere costituzionale di mettere i giornalisti nelle condizioni di svolgere al meglio le loro funzioni. Va tenuta in piedi l’intera filiera: editori, stampatori, distributori fino alle edicole”. 

17. Senza stipendio, senza contributi e senza sussidio di disoccupazione. È la situazione in cui si trovano 26 giornalisti dell’Unità, di proprietà della Piesse, che ha ormai cessato le pubblicazioni, ma non ha ancora licenziato i suoi dipendenti. Il Cdr ha sperato che nel decreto “Cura Italia” ci fossero misure per venire incontro alla loro situazione, ma ora teme che con lo stop ai licenziamenti finiscano per essere  penalizzati. Annota la Fnsi: “L’editore non procede neanche ai licenziamenti collettivi perché, forse, non vuole pagare le relative indennità, ma nel frattempo impedisce ai giornalisti di accedere a qualsiasi fonte di reddito. Una vicenda paradossale che meriterebbe una valutazione sotto vari profili di legittimità e di merito, non escluso quello penale”. 

18. “Anche in virtù dei sacrifici che hanno accettato di compiere, i giornalisti del Giornale si aspettano che il nuovo assetto dell’azionariato, con la progressiva diluizione di un socio per nulla interessato al futuro della nostra testata, possa tradursi nell’impostazione di nuove prospettive strategiche”. Lo afferma una nota del Cdr de Il Giornale dopo che Mondadori è scesa al 18,4% dell’azionariato.

28. Rcs, ai soci dividendi per 15 milioni, mentre chiede soldi allo Stato e all’Inpgi. L’annuncio quando al Corriere della Sera veniva chiusa la trattativa per 50 prepensionamenti. Comunicato del Cdr: in questo momento gli utili vanno reinvestiti in azienda.

Aprile

01. Coronavirus, una volta si allegavano film, oggi (in Grecia) mascherine. Un quotidiano greco regala l’oggetto del desiderio di questo momento storico. Tutto è cominciato con le videocassette dell’Unità, a metà anni ‘90.

04. Coronavirus, Repubblica taglia pagine e chiede sacrifici alle grandi firme. Crollo di pubblicità ed eventi. Edicole che chiudono. L’editore annuncia la ritirata, per tre mesi: otto pagine in meno, inserti solo sul digitale, tagli a Robinson, Donna e Venerdì.

08. La Fnsi non vuole firmare per 50 prepensionamenti al Corriere della Sera. L’opposizione per due motivi: Cairo (Rcs), se il Cdr darà via libera, prenderebbe oltre metà degli esodi finanziati; l’editore ha incassato dividendi e non dovrebbe accedere a fondi pubblici. Danni all’Inpgi.

14. “La Federazione editori giornali (Fieg) chiede all’Agcom un provvedimento esemplare e urgente di sospensione di Telegram, sulla base di un’analisi dell’incremento della diffusione illecita di testate giornalistiche sulla piattaforma che, durante la pandemia, ha raggiunto livelli intollerabili per uno Stato di diritto” dice Andrea Riffeser, presidente della Federazione editori. Dieci i canali monitorati, dedicati esclusivamente alla distribuzione illecita di giornali; 580mila gli utenti complessivi (+ 46% di iscritti negli ultimi tre mesi) e un incremento dell’88% delle testate diffuse. “In una ipotesi altamente conservativa, stimiamo per le aziende editoriali 670mila euro di perdite al giorno, circa 250 milioni di euro all’anno”.

18. “Il presidente Cairo pretende in tempi brevissimi dai redattori della Gazzetta dello Sport un contributo di un milione e centomila euro: una somma enorme, ingiustificata alla luce della florida situazione economica dell’azienda, che ha accumulato 228 milioni di profitti negli ultimi quattro anni, grazie al contributo determinante del ‘sistema Gazzetta’, e pesantissima da sopportare per le famiglie dei redattori”, si legge in una nota del Cdr del quotidiano sportivo. 

22. Il presidente Rcs Cairo sospende la distribuzione dei 15 milioni di euro di dividendi, come aveva chiesto il cdr: “Condividiamo gli sforzi dei dipendenti”.

23. La redazione di Repubblica è in assemblea. L’editore ha comunicato a Carlo Verdelli che non è più il direttore del quotidiano. Al suo posto Gedi ha chiamato il direttore de La Stampa, Maurizio Molinari. Al posto di Molinari arriva a La Stampa, da Repubblica, Massimo Giannini. In questo stesso giorno una campagna neofascista aveva predetto la morte di Verdelli.

Maggio

02. L’Ansa adotta l’intelligenza artificiale per scrivere titoli e pezzi sui dati riguardanti il Coronavirus.

03. “Cercavano la verità” è il sito creato da Ossigeno per l’Informazione, per raccogliere tutte insieme le storie dei 30 giornalisti uccisi dalle mafie e dal terrorismo in Italia e dai conflitti all’estero. Un archivio entrato online nella Giornata Mondiale della Libertà di Stampa dell’Unesco, per ricordare i giornalisti uccisi durante il loro lavoro:  da Cosimo Cristina, ucciso a Termini Imerese nel 1960, a Simone Camilli, morto a Gaza il 13 agosto 2014.

06. Abbonati digitali in crescita e ricavi pubblicitari in calo. Il New York Times chiude il primo trimestre con un utile operativo in calo a 44,3 milioni di dollari a fronte dei 52,4 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi complessivi sono saliti dell’1% a 443,6 milioni di dollari, con quelli pubblicitari calati del 15% a 106,1 milioni. In particolare i ricavi dalla pubblicità digitale sono scesi del 7,9% e quelli per la carta stampata del 20,9%. I ricavi dagli abbonamenti sono saliti del 5,4% a 285,4 milioni. Gli abbonati sono saliti di 587.000 a più di cinque milioni alla fine di marzo. Il numero totale degli abbonati, inclusi quelli della carta stampata, sono stati 5,84 milioni. Alla fine di aprile il numero totale degli abbonati ha superato i sei milioni.

12. Repubblica, Molinari ogni settimana premia con 600 euro il miglior giornalista. Una R stilizzata e gratifica per le proposte più brillanti. Salvo Palazzolo primo vincitore. Partecipano anche i collaboratori. Alla Stampa la “vincita” era di 100 euro, idea avviata dalla direzione Calabresi.

14. L’assemblea dei giornalisti dell’Ansa ritiene irricevibile il piano prospettato dall’azienda per recuperare gli ipotizzati minori ricavi legati all’emergenza sanitaria Covid-19.

15. Lettera 43, quotidiano online fondato e diretto da Paolo Madron e attivo da dieci anni sospende le pubblicazioni. 

17. Gad Lerner lascia Repubblica. “Non riconosco più il giornale”. Già andati via Deaglio e Corrias, portati da Verdelli. Il neodirettore scrive il fondo bis, sotto quello di Scalfari: è rottura con la tradizione.

18. I giornalisti del quotidiano Il Gazzettino di Venezia proclamano lo stato di agitazione. Dall’avvio del lockdown, “facciamo ogni giorno il vostro e nostro giornale, cartaceo e online, da casa, a nostre spese – sostengono rivolgendosi alla proprietà – utilizzando telefonini personali, computer personali, linee dati personali”. “L’Azienda, del Gruppo Caltagirone – prosegue la nota del Cdr – ha imposto lo smart working con dotazioni insufficienti: per 77 redattori abbiamo solo 55 pc portatili con il sistema editoriale installato, e dobbiamo continuamente scambiarceli l’un l’altro, da casa a casa, con viaggi quasi quotidiani in lungo e in largo per Veneto e Friuli, fatti in aggiunta all’orario di servizio, spesso in giorno di riposo o ferie, e senza rimborsi spese”.

19. I carabinieri di Bergamo eseguono 7 perquisizioni domiciliari a carico di altrettanti soggetti, tutti italiani, residenti nella provincie di Milano, Brescia, Varese, Trieste, Lucca, Vicenza e Rovigo (tre con precedenti di polizia e uno minorenne), identificati tra coloro che nel 2019 hanno minacciato su Facebook Paolo Berizzi, giornalista di Repubblica e autore di articoli sulle infiltrazioni di formazioni italiane di estrema destra in diversi gruppi di tifoserie calcistiche.

21. “Si sta creando una convergenza fra le aziende e fra i giornalisti sulla necessità di riprendere quanto prima l’attività redazionale piena. Ci si sta rendendo conto che il giornalismo non si può organizzare in smart working”. Lo sottolinea il segretario nazionale della Fnsi, Raffaele Lorusso. 

22. A La Stampa, dopo scioperi e firme abolite, c’è l’accordo: buste paga più leggere. Non si parla più degli 8 giornalisti che dovevano essere trasferiti da Roma a Torino. Il nuovo direttore Giannini si impegna a rivedere l’organizzazione del lavoro, da lui definita “fordista”, decisa da Molinari.

27. Il Corriere della Sera annuncia il ritorno di Carlo Verdelli tra le firme del quotidiano, a poche settimane dall’addio alla direzione di Repubblica.

28. Si riunisce il tavolo di crisi per la Gazzetta del Mezzogiorno. Dopo la decisione dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo di lasciare il quotidiano e l’istanza di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica di Bari, governo e parti sociali – si legge in una nota – hanno discusso la possibilità di individuare un percorso che consenta di salvaguardare la testata e i suoi 133 anni di storia, insieme con l’occupazione di giornalisti e poligrafici.

“La Redazione di Repubblica è al fianco dei colleghi di Radio Capital che protestano per la riduzione degli spazi informativi e dell’organico preannunciata dall’editore del Gruppo Gedi”, scrive il Cdr del quotidiano diretto da Maurizio Molinari. 

La scure di Donald Trump si abbatte sui social con un ordine esecutivo che punta a ridurre la loro immunità legale esponendoli al rischio di cause, dopo che Twitter ha “corretto” per la prima volta due cinguettii del tycoon che equiparavano il voto per corrispondenza ai brogli. Trump ha oltre 80 milioni di follower, brandisce Twitter come arma politico-propagandistica a 360 gradi

30. Sole 24 Ore, taglio del 25% del costo del lavoro: la redazione mette in discussione il direttore. Affidati al Cdr dieci giorni di sciopero e la possibilità di sospendere tutte le attività che coinvolgono i giornalisti: notturni, eventi, firme, podcast, radio. Possibile un voto di fiducia a Fabio Tamburini.

Giugno

11. La Seif, società editrice de Il Fatto Quotidiano ha sottoscritto un contratto di finanziamento da 2,5 milioni di euro con Unicredit. Il contratto di finanziamento, garantito al 90% dalla Cdp, prevede il rimborso in 60 mesi, con un pre-ammortamento di 12 mesi ad un tasso variabile “in linea con gli standard di mercato”. Si tratta di un “finanziamento bridge” per supportare il programma di investimenti previsto nel piano industriale aziendale.

15. Il Tribunale di Bari, sezione fallimentare, ha dichiarato il fallimento delle società Mediterranea e Edisud, rispettivamente proprietaria ed editrice della testata Gazzetta del Mezzogiorno. Sciogliendo la riserva sull’istanza presentata dalla Procura, i giudici hanno concesso a entrambe le società l’esercizio provvisorio.

17. Un Rapporto dell’Agenzia Reuters rileva che è in aumento la percentuale di chi paga per leggere le notizie online. Punte d’eccellenza gli Stati Uniti e la Norvegia con il 20% (+4% in un anno) i primi, e il 42% (+8%) la seconda. Tuttavia un gran numero di persone resta soddisfatto delle notizie che legge gratis con un’alta percentuale di non abbonati (40% in Usa e 50% nel Regno Unito) che sostiene: nulla mai li persuaderà a pagare per le notizie. Quanto alla fruizione delle news, quella su Instagram è raddoppiata rispetto al 2008, è aumentato del 2% l’ascolto dei podcast (s’attesta al 31%) e quello della lettura della notizie via mail: il 60% degli utenti è iscritto ad una newsletter quotidiana.

Un pezzo 7 euro, ma se c’è un video 9.  Al Messaggero tariffe ribassate. Lettera della proprietà ai collaboratori, complice la direzione giornalistica. I prezzi più bassi per l’online. Articoli fino a 2500 battute pagati al massimo 13 euro. Fino a 3500 battute, 26. La protesta dei capi delle Regioni: addio qualità. Cdr “allibito”. La Fnsi evoca il caso Uber e il caporalato. 

I social media sono i principali veicoli di fake news, i politici in ciascun Paese ne sono spesso la fonte. Sono le opinioni degli utenti che emergono nei dati del Digital News Report 2020 di Reuters condotto in 40 Paesi, tra cui l’Italia. Per la maggior parte degli interpellati i social media sono il principale veicolo di notizie false (40%), molto più dei siti di notizie (20%), delle app di messaggistica (14%) e dei motori di ricerca come Google (10%). Per gli utenti, inoltre, i politici nazionali sono considerati fonte di disinformazione nel 40% dei casi. 

22. Dopo dieci anni Andrea Monti lascia la direzione de La Gazzetta dello Sport, che ha assunto il 23 febbraio 2010. Il nuovo direttore responsabile à Stefano Barigelli, che dal 2 aprile 2018 lo ha affiancato con il ruolo di condirettore.

Le piattaforme online riescono ad analizzare entro 24 ore il 90% dei contenuti segnalati come  violenti o che incitano all’odio e ne rimuovono in media il 71%. È quanto emerge dalla quinta valutazione del codice di condotta contro la diffusione in rete di discorsi razzisti e d’odio. Il codice è  stato lanciato nel 2016 dalla Commissione Ue con i big tech Facebook, Microsoft, Twitter e YouTube. 

Massimo Giannini nomina tre donne al vertice della Stampa a Roma: Francesca Schianchi (Politico), capo, Francesca Paci (Esteri) e Maria Rosa Tomasello (Cronaca) vice. Queste ultime due erano nella lista degli 8 redattori da spostare di sede, preparata dall’amministrazione e dall’ex direttore Molinari.

24. L’Assemblea generale ha eletto per acclamazione Andrea Riffeser Monti Presidente della Fieg, per il secondo mandato.

Sole 24 Ore, l’assemblea al direttore: “Basta prove di forza e rappresaglie”. De Benedetti denuncia che una sua intervista non è stata pubblicata per rispondere a un attacco del direttore del suo quotidiano “Domani”. Tamburini: “Lo rifarei”. L’assemblea ha affidato al Cdr la possibilità di convocare un voto di fiducia.

È cruciale la libertà della stampa, ma tecnologie e social aumentano i rischi per la reputazione delle vittime. Lo afferma la Corte costituzionale nell’ordinanza n. 132, con cui ha rinviato all’udienza del 22 giugno 2021 la decisione delle questioni sollevate dai Tribunali di Salerno e di Bari sulla legittimità della pena detentiva prevista in caso di diffamazione a mezzo stampa, in modo da consentire al legislatore di approvare una nuova disciplina. Il bilanciamento tra libertà di manifestazione del pensiero e tutela della reputazione, afferma la Consulta, “non può (…) essere pensato come fisso e immutabile, essendo soggetto a necessari assestamenti, tanto più alla luce della rapida evoluzione della tecnologia e dei mezzi di comunicazione verificatasi negli ultimi decenni”.

“In Italia non mancano situazioni che vanno a peggiorare il quadro già  pesante a livello continentale: la concorrenza non è  ‘fair’ neppure a livello locale dove la Rai, italianissimo protagonista di punta dello scenario dei media, ha dato vita ormai da anni a una pratica scorretta e anticoncorrenziale, fatta di una politica di sconti molto aggressiva, resa possibile unicamente dalla presenza del canone di cui Rai è  unica beneficiaria”. Lo afferma il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri. “Il dumping più  volte denunciato è  stato accertato da AgCom che ha rilevato come la condotta di Rai nella vendita degli spazi pubblicitari non sia trasparente e non garantisca la concorrenza ad armi pari con gli altri operatori privati, che hanno nella pubblicità  l’unico introito”. 

26. Google pagherà  per la condivisione sul web di articoli di alcuni gruppi editoriali in Germania, Australia e Brasile. In corso discussioni anche con altri Paesi. Lo ha annunciato Brad Bender, vicepresidente per la gestione dei prodotti di Google in un post sul blog della piattaforma web. In particolare, accordi sono stati conclusi con gli editori dei giornali tedeschi  Der Spiegel, Frankfurter Allgemeine Zeitung, degli australiani InQueensland e InDaily e i brasiliani del gruppo Darios Associados. Google provvederà a retribuire gli editori per condividere “notizie di qualità”. Secondo Mountain View il progetto aiuterà  i gruppi editoriali ad ottenere maggiori ricavi perché “i media attireranno un pubblico più ampio e gli utenti avranno la possibilità  di usufruire di contenuti che normalmente non leggerebbero”.

29. Il New York Times rimuove i suoi contenuti da Apple News. “Apple News non si allinea con la nostra strategia di finanziare il giornalismo di qualità costruendo una relazione diretta con i lettori che pagano”, afferma il New York Times, sottolineando che i contenuti di qualità  “dovrebbero essere giustamente ricompensati”.

30. Salvataggio all’insegna dei sacrifici per l’agenzia di stampa Australian Associated Press (AAP), che si preparava a chiudere i battenti entro fine giugno dopo 85 anni di attività  con la perdita di circa 500 posti di lavoro, di cui circa 180 giornalisti. L’agenzia è infine stata venduta, dopo un’offerta dell’ultim’ora, a un consorzio di investimento filantropico guidato dall’ex amministratore delegato del gruppo NewsCorp. della scuderia Murdoch, Peter Tonagh.

Luglio

06. Virman Cusenza lascia la direzione del quotidiano Il Messaggero. La direzione è assunta da Massimo Martinelli, già vice direttore del giornale.

22. Cambio ai vertici del New York Times. Meredith Kopit Levien nominata amministratore delegato. Prende il posto di Mark Thompson. Kopit è la seconda donna amministratore delegato del New York Times dopo Janet Robinson. Entrata nel quotidiano nel 2013 come responsabile della pubblicità, è stata promossa chief revenue officer nel 2015 e chief operating officer nel 2017. E’ una pioniera del native advertising, annunci a pagamento scritti con lo stile della testata che li pubblica e preparati da giornalisti con le aziende.

Il Messaggero in smart working totale, disdice l’affitto delle sedi regionali. Lettera ai capi delle redazioni del Lazio, Abruzzo e Umbria. È l’unico grande giornale a non aver riaperto gli uffici. La vendita del palazzo del Mattino e i timori per via del Tritone. L’Azienda: smart working negativo e nessun cambio di sede.

Agosto

26. Facebook punta a espandere la sezione del social dedicata alle notizie esportandola al di fuori degli Stati Uniti, dove è  stata lanciata nell’ottobre scorso. La società  di Mark Zuckerberg ha reso noto che Facebook News arriverà  in altri mercati, tra cui alcuni europei, “entro i prossimi sei mesi-un anno”: Regno Unito, Germania, Francia, India e Brasile. “In ogni Paese pagheremo gli editori per assicurare che i loro contenuti siano disponibili nel nuovo prodotto”, assicura Zuckerberg.

Settembre

04. Mimum succede a Mimum. Tg5, dopo tredici anni, si affida ancora a lui. Da pensionato. Un mese di sosta, poi di nuovo al comando del primo telegiornale di Mediaset, secondo d’Italia. Contratto di tre anni. Lunga trattativa economica. I redattori sono scesi da 118 a 49, gli ascolti tengono. Fnsi critica.

09. Corrado Stajano lascia il Corriere dopo 30 anni: “Il Paese si è rotto”. Lettera d’addio all’editore Cairo. “Il direttore non l’ho mai visto”. Dall’arrivo dell’emergenza Coronavirus la sua firma non è più apparsa sul giornale. Ha scritto libri sul fascismo, la democrazia, il terrorismo. Quattro anni da senatore Pds.

15. Arriva in edicola Domani, la nuova iniziativa editoriale ideata e promossa dall’ingegner Carlo De Benedetti, ex editore de la Repubblica. Il nuovo quotidiano ha una struttura molto semplice con una sola grande foto e un solo titolo (oltre all’editoriale) in prima pagina. Composto da tre sezioni: Fatti, Analisi e Idee, oltre a una pagina con notizie brevi dall’Italia e dal mondo intitolata La Giornata. È diretto da Stefano Feltri, già vicedirettore de Il Fatto Quotidiano. Presidente del Cda il senatore Pd Luigi Zanda. Sarà l’anti-Repubblica?

Ordine, elezioni caos: il presidente Verna rinvia per tutti a metà novembre. Decisione finale. Lombardia, Piemonte e Campania non avevano avviato l’organizzazione, per il Coronavirus. Il governo: possibile lo svolgimento regolare. Il presidente sposta le date, convocazioni già partite in alcune regioni.

Bernardo Valli scrive a Molinari e lascia la Repubblica dopo 43 anni. Il più grande reporter di guerra italiano della seconda metà del ‘900 si dimette. A maggio c’erano stati problemi per un articolo sul Medio Oriente. La nuova corrispondente e il sostegno al governo Netanyahu. Dalla Legione Straniera a tutte le crisi del mondo.

Rai Radio guarda al passato, vive nel presente e strizza l’occhio al futuro, sulla strada di una rivoluzione digitale intrapresa già  da tre anni e che oggi trova il suo sbocco anche nella Visual Radio, annunciata oggi durante la presentazione dei palinsesti autunnali nella sede storica di Via Asiago a Roma. In particolare sarà  Radio2, la radio dell’intrattenimento e della musica, dal 28 settembre a poter essere fruita anche su RaiPlay, con 28 programmi e 160 ore di programmazione (seguiranno poi gli altri canali).

20. Su Domani prima inchiesta scelta dai lettori: bimbi del Congo in cerca di cobalto. Il nuovo quotidiano di Carlo De Benedetti, guidato da Stefano Feltri, invita i freelance a inviare progetti, li seleziona e aiuta reperire i fondi. Nello Stato africano veleno per alimentare le batterie delle auto “verdi”, a 5 euro al giorno.

23. Arthur Ochs Sulzberger Jr lascia la presidenza del consiglio di amministrazione della New York Times Company. Al suo posto il figlio A.G. Sulzberger. Sulzberger padre, 69 anni, è stato editore del Times dal 1992 per assumere il ruolo di presidente emerito.

26. Passano dagli attuali 24 a 12 i giornalisti del Giornale di Sicilia che vedrebbero anche dimezzate le retribuzioni. L’azienda ha comunicato la decisione al Comitato di redazione, e l’assemblea dei redattori ha risposto affidandogli un pacchetto di 17 giorni di sciopero, “tanti quanti sono gli esuberi di personale annunciati dall’azienda”.

Molinari: lo smart working seleziona i giornalisti bravi e i disaffezionati dal lavoro. Il direttore di Repubblica interviene in video al convegno sul tema. “Ha ragione il segretario Cgil, Landini: occorrono contratti appositi”. Chi funziona meglio “funziona di più”, chi non funziona “ha problemi che dobbiamo affrontare”.

28. Rai, 240 assunti: facevano i giornalisti, erano precari, programmisti, assistenti. Una vertenza che dura da vent’anni. Riguarda trasmissioni come Uno Mattina, Porta a Porta, Report, Vita in diretta, Agorà, Cartabianca. Dal primo ottobre otterranno la nuova qualifica. Due terzi sono donne, due terzi erano a partita Iva.

Ottobre

02. Sciopero con sospensione per 24 ore anche degli aggiornamenti web e pacchetto di cinque giornate di astensione del lavoro affidato ai Cdr: sono le iniziative indette dal coordinamento delle assemblee dei quotidiani locali ex Finegil, ora Gedi, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Il Mattino di Padova, Corriere delle Alpi, Il Piccolo, Il Tirreno, La Nuova Ferrara, La Nuova Venezia, La Provincia Pavese, La Sentinella del Canavese, La Tribuna di Treviso, Il Messaggero Veneto. Lo sciopero è la risposta alla notizia della trattativa di vendite di quattro giornali del gruppo Gedi (il Tirreno, la Gazzetta di Modena, la Gazzetta di Reggio e la Nuova Ferrara).

“Il fatto che Google annunci che in linea di principio è  pronta a pagare per i contenuti giornalistici resta contraddittorio rispetto al suo comportamento effettivo quando si tratta di attuare le norme che tutelano i contenuti editoriali in Europa e altrove”. Così le associazioni degli editori Ue dei periodici e dei giornali, Enpa ed Emma, rispondono all’annuncio di Google sulla nascita di un nuovo prodotto, Google News Showcase, che prevede un investimento di un miliardo di dollari in tre anni per sostenere l’editoria con partnership a livello mondiale. Le associazioni sottolineano che in Francia Google ha rifiutato di negoziare il pagamento di un compenso agli editori per poter condividere i contenuti online, come previsto dalla direttiva Ue sul copyright. Mentre in Australia il gigante del web si e’  pubblicamente opposto al codice di condotta obbligatorio che regola il rapporto tra piattaforme digitali e società  di media. 

05. È disponibile per tutti i lettori Corriere Daily, il podcast quotidiano che, dal lunedì  al venerdì , dalle 6 del mattino, racconta l’attualità  attraverso la voce e le parole dei giornalisti di Corriere della Sera. Il Daily podcast offre  ai lettori un racconto della durata di circa 20 minuti, con approfondimenti, analisi e temi di dibattito: si può  ascoltare su corriere.it/podcast e le principali app di podcast: Apple, Google, Spotify, Spreaker e Alexa.

La giustizia francese ha confermato la decisione dell’Authority per la Concorrenza di Parigi di imporre a Google di negoziare con la stampa francese sulla questione del copyright: lo annuncia la presidente dell’Authority di Parigi, Isabelle de Silva. 

09. Gedi comunica che ”è stato raggiunto un accordo per la cessione del ramo d’azienda delle testate Il Tirreno, la Gazzetta di Modena, La Gazzetta di Reggio e La Nuova Ferrara alla società Sae Srl, rappresentata da Alberto Leonardis”, aquilano, ex azionista del Centro di Pescara.

19. ”Non si tratta di un semplice restyling, ma di un intervento radicale, innovativo, sulla tecnologia e sulla struttura delle pagine, che ha coinvolto per quasi un anno un team di giornalisti, data analyst, sviluppatori e grafici”. È online il nuovo sito di la Repubblica, pensato per essere usato su qualunque dispositivo, partendo dal mobile, ormai di gran lunga il mezzo preferito dai suoi oltre 3 milioni e mezzo di lettori giornalieri (dato certificato Audiweb).

Il Dipartimento di Giustizia lancia l’affondo su Google a due settimane dalle elezioni americane. E avvia un’azione antitrust contro il colosso, accusato di “soffocare la concorrenza a danno dei consumatori” e di essere un “monopolio”. Google respinge seccamente le accuse: l’azione è  “profondamente sbagliata, non fa nulla per aiutare i consumatori”. La gente – spiega Kent Walker, chief legal officer di Google – sceglie di usare Google, non lo fa perché costretta o perché  non trova alternative”.

22. Il documento sul Digital Services Act approvato dal Parlamento Ue “propone nuove restrizioni alla pubblicità  online che sarebbero dannose per i settori finanziati dalle inserzioni pubblicitarie, come la stampa e i media”. Così  in una nota congiunta le associazioni che rappresentano gli editori dei giornali a livello Ue, Emma, Enpa e Epc insieme alle organizzazioni europee di marketing e pubblicità, Fedma, Egta, Zaw, dopo il voto dell’Eurocamera che intende orientare la Commissione Ue nella stesura del suo Digital Services Act (Dsa), atteso a dicembre. 

Giovani, 640mila non leggono giornali, ma seguono Will Ita e Torcha, informazione spot. Frontiere del giornalismo, le piattaforme su Instagram. Post a pagamento e investitori. Post foto, post video, stories e podcast. Giornalisti che vengono dall’Economist, dal Foglio, dalla Rai. 

27. Diffondeva quotidiani destinati ad abbonati online tutti i giorni gratis su gruppi di messaggistica di Telegram. È l’accusa contestata dalla Procura distrettuale di Messina nei confronti di un 46enne disoccupato della provincia di Torino, identificato dalle indagini del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni “Sicilia Orientale” di Catania.

28. Luigi Zanda lascia la carica di presidente del Cda del quotidiano Domani, “non compatibile con la funzione di senatore del Partito Democratico e del centrosinistra italiano”, scrive il senatore. Gli succede il manager Antonio Campo Dall’Orto, già direttore generale della Rai. 

30. Il Messaggero licenzia Massimo Caputi, volto noto tv e capo delle pagine sportive dal 2013. Nessuna motivazione ufficiale.

31. Bernardo Valli torna a scrivere. Ma solo sull’Espresso. Il grande inviato ha lasciato Repubblica, dopo la richiesta di cambiare un pezzo su Israele. Il direttore Damilano lo ha pregato di continuare sul settimanale.

Novembre

04. La Turchia ha multato Facebook, Twitter, Instagram, YouTube, Periscope e Tik Tok per non aver nominato un rappresentante legale nel Paese, come previsto dalla controversa normativa di regolamentazione del web entrata in vigore il mese scorso e denunciata come liberticida da opposizioni e ong. La sanzione, annunciata peraltro via Twitter dal viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Omer Fatih Sayan, è  di 10 milioni di lire turche a testa (poco più  di un milione di euro). Se i social network continueranno a non adeguarsi alla legge di Ankara, sono previste un’ulteriore multa di 30 milioni di lire turche entro inizio dicembre e uno stop alla pubblicità  entro inizio gennaio. 

11. Inpgi 2020, disavanzo a 253 milioni: “Apriamo subito le porte ad altri professionisti”. Drammatica seduta del Consiglio dell’Istituto. Appello al governo per aumentare i contributori nel 2021 anziché nel 2023. Lo spettro del commissariamento e del taglio delle pensioni. Il danno dei prepensionamenti, a partire dal 2009.

Decresce l’advertising digitale in Italia, ma al tempo stesso aumenta la propria percentuale di mercato, raggiungendo per la prima volta nella storia la pubblicità  televisiva. Questi i dati elaborati dal Politecnico di Milano e annunciati allo IAB Forum, che mostrano come la pubblicità  online regga l’urto della pandemia nel 2020.  Secondo le stime del Politecnico di Milano, l’adv online raccoglierà nel 2020 investimenti per 3,19 miliardi di euro, leggermente in decrescita rispetto ai 3,3 miliardi del 2019. Nonostante ciò, però, nel 2020 l’internet advertising rappresenterà  secondo le stime il 41-42% della raccolta pubblicitaria complessiva (era il 38% nel 2019), discostandosi per la prima volta di un solo punto dalla Tv che secondo le stime dovrebbe detenere tra il 42-43% del mercato (42% nel 2019).  Sempre più  importante il peso degli Over The Top, che per il settimo anno consecutivo accrescono la propria quota, detenendo nel 2020 oltre il 78% degli investimenti digitali complessivi (76% nel 2019).

Allarme in India per la decisione del governo che ha assegnato il controllo dei contenuti delle piattaforme di intrattenimento come Netflix, Amazon Prime, Hotstar e Alt-Balaji e di tutti i media digitali, al ministero dell’Informazione e delle Trasmissioni Radiotelevisive, togliendolo al ministero delle Tecnologie Elettroniche e Informatiche. L’allarme riguarda le possibili forme di censura da parte del ministero. 

18. La redazione del Sole 24 ore vota la sfiducia al direttore Fabio Tamburini, 97 a 16. Il cdr aveva protestato per l’uscita di due inserti con articoli di dirigenti di Confindustria e per la pubblicazione, di decine di interviste sul giornale a dirigenti di Confindustria.

19. Soluzione per il quotidiano pugliese: la famiglia Ladisa di Bari (ristorazione) affitta La Gazzetta del Mezzogiorno. Unica offerta presentata per la gestione del quotidiano fino al 31 luglio 2021. Ladisa è un’azienda che produce 35 milioni di pasti per scuole, università, ospedali, ministeri, Forze Armate. Il tentativo di non far mai mancare il giornale dalle edicole. Perdite di 6/7 mila euro al giorno.

20. Molinari. “Servono giovani esperti di social. Da rieducare al vecchio giornalismo”. Il direttore di Repubblica parla del futuro, su Radio 1. “Chi ha meno di 35 anni è modellato sull’aggressività”. Nei giornali c’è bisogno di videoreporter, operatori di droni, infografici, moderatori del dialogo con i lettori. Contratto di lavoro da innovare. Lo sbarco su TikTok.

22. Le mosse di Gedi: vende la tipografia di Repubblica, chiude quella di Mantova. Dopo la vendita di quattro giornali locali, continua la riorganizzazione. Farina e Boccia candidati all’acquisto dello stabilimento della Capitale, dove lavorano 18 persone. La sede di Valdaro, con 20 dipendenti, fa uscire sette quotidiani. John Elkann punta sul digitale.

25. Lettera aperta del segretario del sindacato edicolanti Sinagi, Digiuni, a Elkann: “Dalla carta l’80 per cento dei vostri ricavi. Quante cantonate correndo dietro a Facebook e Twitter”. Informazione di qualità o spazzatura? Libera o in mano a pochi? “Noi conosciamo i lettori, le loro curiosità, i loro sogni, miope abbandonare le edicole”.

Dicembre

02. Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato con 30 voti a favore, due contrari, 10 astenuti, la Proposta di deliberazione consiliare intitolata “Piano degli interventi 2019-2020. Interventi a sostegno delle emittenti radiotelevisive e testate on line locali”. Grazie al provvedimento, a breve ci sarà un avviso pubblico per l’assegnazione di contributi a fondo perduto per un ammontare complessivo di 1,3 milioni di euro, a sostegno di quelle aziende che hanno subito gli effetti negativi dell’emergenza Covid-19. 

03. L’Ue “vuole andare online, ma lo vuole fare secondo i propri valori. Non presentiamo un pacchetto ideologico, di sinistra o di destra, ma la possibilità  di giocare secondo le regole. Nessuno vuole stabilire il ministero della Verità , ma vogliamo spingere le piattaforme ad assumersi le responsabilità  per quanto pubblicano e ad intervenire”. Lo dichiara la vicepresidente della Commissione Ue Vera Jurova nel presentare il piano d’azione sulla democrazia, che in larga parte si rivolge al mondo digitale, per affrontare la disinformazione, le interferenze dei Paesi terzi, l’applicazione di regole nelle competizioni elettorali ed il terrorismo.

10. I giovani adulti che usano più di cinque ore al giorno i social media hanno un rischio di sviluppare depressione tre volte maggiore rispetto a chi li usa meno di due ore. Lo afferma uno studio dell’università dell’Arkansas pubblicato dall’American Journal of Preventive Medicine.

“Recovery Funk e Next Generation Plan sono tutti strumenti che useremo anche che far uscire l’editoria dal tunnel della crisi. Ecco perché  dibattiti che sottolineano l’importanza dell’informazione pubblica, utile a combattere l’ignoranza, sono occasioni preziose”. Lo ha detto il sottosegretario all’Editoria Andrea Martella.

Salvare l’Inpgi con i comunicatori? Il governo frena e fa quattro richieste. Chiesti nuovo contributo di solidarietà, sistema contributivo retroattivo e tagli ai costi dell’Istituto. Un emendamento per concedere sgravi e fiscalizzazioni.

11. Il direttore di Repubblica, Maurizio Molinari, consegna ai giornalisti 5 pagine su “Valori e missione di Gedi”. Quasi un codice deontologico: “Distanza critica” dai fatti, novità rispetto al giornalismo schierato del fondatore Scalfari. Flessibilità e meritocrazia. “Scatti di anzianità da rivedere”. Addetti al marketing al fianco dei giornalisti. Bilancio in rosso da risollevare con abbonamenti digitali.  

20. Alberto Leonardis, presidente della società che ha acquistato 4 quotidiani dal Gruppo Gedi, annuncia il progetto di una “Silicon Valley tosco-emiliana”.

21. Grandi firme, da De Bortoli, a Vespa, a Travaglio, a Lucia Annunziata scrivono al Presidente Mattarella per il salvataggio dell’Inpgi: “Occorre la garanzia pubblica dello Stato”.

25. Per la prima volta nella storia per rinnovare il Consiglio dell’ordine dei giornalisti si voterà online. Il ministero della Giustizia approva il nuovo regolamento. Date previste, nella prossima primavera. 

26. Al brindisi di Natale con il direttore e i  giornalisti, l’editore del Corriere della Sera Urbano Cairo proclama i successi dell’anno, il superamento di Repubblica per i contatti univi sul sito e annuncia: “Assumeremo gente giovane”.

(nella foto, Bernardo Valli, che ha lasciato Repubblica il 15 settembre)

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