Il Comitato di redazione parla di “incubo nella notte di Halloween”. “Si chiude nel modo peggiore -scrivono i rappresentanti sindacali in una nota- con il licenziamento collettivo dal primo novembre di tutte e tutti i giornalisti per ‘cessata attività’, la vertenza del quotidiano Metro”. Le pubblicazioni erano state sospese a dicembre 2024, poi è seguita la liquidazione giudiziale della società editrice New Media Enterprise da parte del Tribunale di Roma e ora si sono esauriti gli ammortizzatori sociali. Dal 1° novembre gli ex dipendenti -8 giornalisti- saranno in disoccupazione.

“Arriva con rammarico ai titoli di coda -prosegue il comunicato- la parabola di una coraggiosa e innovativa avventura nel mondo del giornalismo, quella dei pionieri della freepress che, sbarcando in Italia nel 2000, aveva rivoluzionato il panorama editoriale ed esteso l’offerta informativa. Ringraziamo i sindacati nazionali e territoriali di categoria che ci hanno affiancato in questi momenti difficili e siamo sempre riconoscenti alle lettrici e ai lettori che hanno accompagnato Metro per tanti anni, dandoci fiducia e riconoscendo l’autorevolezza e il valore del nostro lavoro. Con la scomparsa di Metro, purtroppo, si perde un ulteriore prezioso pezzetto di libera informazione e di democrazia nel nostro Paese.

Leggi anche:

Notizie sicure, giornalisti in regola: la rivoluzione svedese del “mio” Metro

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here