A proposito di “Quello che i media non dicono: un italiano su due scrocca sanità e scuole”. Intervento più che opportuno, praticamente obbligatorio, il vostro. Quando ho letto (sul Fatto Quotidiano on line) la notizia e ho cercato di approfondirla altrove, sono rimasto allibito da quanto poco se ne parlasse. Eppure che un italiano su due non pagasse l’Irpef è un notizione clamoroso. Possiamo dire che questi dati spiegano moltissime cose, intuitivamente parlando, e che sarebbe sacrosanto approfondire il tutto indagando a più non posso. Invece niente, drammaticamente ci si è accaniti di più sulla presunta non italianità di Sinner.
Noi siamo un Paese che ha bisogno di dirsi le cose in faccia per poter affrontare e (si spera) risolvere i problemi. Ma riusciamo sempre a glissare sulle cose che davvero contano. Il fatto che, poi, nessun media abbia trattato la notizia per come meritasse di essere trattata lancia una luce inquietante su tutto il sistema informativo italiano. La morale della vicenda è: siamo sicuri che la stampa (generalmente parlando) non sia diventata intrattenimento?
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