La manifestazione per l'Europa di piazza del Popolo a Roma. L'idea in una rubrica su la Repubblica il 22 febbraio, poi il lancio sullo stesso giornale il 28 febbraio. Successo sorprendente nell'epoca dei social. Il desiderio di partecipare in un momento cupo. Platea senza molti giovani.
Il giornalista, intervistato da Cattelan su Rai 2, se la prende con chi fa i titoli nei giornali, "non ha vita sociale, è frustrato". Nella sua redazione monta lo scontento e lui corregge con due video: ce l'aveva con le testate precedenti, dove faceva gavetta. "Mario Calabresi peggior Direttore".
di ANDREA GARIBALDI Professione Reporter ha cercato di suscitare un dibattito sulla professione alla vigilia dei rinnovi di cariche, ma non c'è stata risposta. Le sfide sulle nuove figure professionali, la pubblicità, la Disciplina, l'inserimento dei giovani negli istituti di categoria.
di DANIELE MASTROGIACOMO Ottocento giorni in cella, poi ai domiciliari, a seguito di una campagna internazionale. Ora di nuovo dietro le sbarre. La denuncia della corruzione dilagante e lo scontro con l'ex Presidente Alejandro Giammattei. L'Onu: "Detenzione arbitraria".
Prima di compiere 98 anni se n'è andato l'unico a lavorare in sala stampa dalla Costituente a oggi. Due cartelle di notizie, via fax. Amori e odi per D'Alema e Fini e per Napolitano, Prodi e Renzi. L'invito ai giovani colleghi di non chiedere solo dichiarazioni ai politici, ma di ricercare.
Affollata assemblea dei giornalisti con voto finale all'unanimità. Richieste ad Azienda e Direttore di ripensare la riorganizzazione, regolarizzare i contratti e discutere le innovazioni tecnologiche, in particolare quelle con Intelligenza artificiale. Il Direttore convoca una riunione.
Cambia lo sfoglio, tocchi di colore rosso e azzurro. Ogni copia costa 1,90 euro, cifra più alta fra le testate principali. Il compito più gravoso è ricostituire la comunità di lettori dei tempi di Scalfari e Mauro. Commenti dopo le pagine di Primo piano, cronache cittadine in fondo.
di ALBERTO FERRIGOLO Il docente di Processi culturali, Giornalismo e Sfera pubblica a Firenze: oggi si deve fare meglio con meno; la massima istituzione professionale può diventare garanzia dei princìpi fondamentali; bisogno di qualcuno che dipani il sovraccarico di notizie.
di ARNALDO SASSI Assemblea di redazione per discutere le ultime decisioni dell'Editore. Redazioni chiuse e redattori spostati a 60 chilometri di distanza. Coordinamento a Roma. L'importanza della conoscenza del territorio e la funzione propositiva nel nome dei cittadini.
(A.G.) Mesi di stallo per le nomine delle testate. I resoconti tendono a dare per scontato che l'unica logica è quella della battaglia fra partiti per piazzare loro fedeli. Si dovrebbe invece ripetere che ciò che accade- da decenni- è decisamente contro l'interesse dei cittadini.

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