Passo avanti verso l’intervento dello Stato nel fallimento del Fondo Casella, previdenza complementare per i poligrafici che è stata portata al fallimento e ha causato perdite importanti per circa 14mila lavoratori.

Lunedì 3 novembre, in una conferenza stampa alla Sala Caduti di Nassirya al Senato, si è svolta una conferenza stampa, su iniziativa della senatrice Elisa Pirro (Movimento 5 Stelle) e del Coordinamento nazionale dei poligrafici iscritti al Fondo Casella. E’ stata riaffermata la natura obbligatoria dell’Ente pensionistico e quindi l’impossibilità di considerarlo un Fondo complementare volontario. Di conseguenza -è stato ribadito- c’è la necessità di un intervento dello Stato nella sua funzione di garante in ultima istanza della previdenza sociale attraverso l’Inps: per salvaguardare i versamenti effettuati dai lavoratori.

La richiesta è di un incontro urgente con il sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali Claudio Durigon per esplorare la possibilità e la tempistica del passaggio in Inps, con la sospensione della procedura di autoliquidazione. Un tavolo al quale si chiede che siano presenti il Coordinamento dei poligrafici e le parti istituenti del Fondo, sindacati e datori di lavoro.

7 Commenti

  1. Credo fermamente che tutti passaggi fin ad ora fatti siano stati l’unica soluzione adaottabile per raggiungere lo scopo.
    Grazie a tutto il coordinamento.

  2. ….Grazie a tutti i componenti del Coordinamento di noi poligrafici, per l’impegno profuso. A tutti gli altri, …dico solo che “conglobare il Fondo Casella nell’ INPS” è il minimo che lo Stato può fare per noi, visto la precedente soluzione adottata con i giornalisti… GRAZIE!

  3. Grazie ancora al Comitato per il grande lavoro che sta portando avanti. Comunque vada, l’impegno è inestimabile. Gli assenti (poligrafici indifferenti alle loro stesse sorti e dirigenti sindacali al minimo imbarazzanti), tacciono…

  4. I poligrafici indifferenti, sono purtroppo assuefatti alla propaganda sindacale, ed in qualche modo ne sono vittime inconsapevoli.
    I dirigenti sindacali sono inqualificabili, quasi come coloro che hanno contribuito negli anni al generarsi di questa situazione.

  5. Noi poligrafici non siamo per niente assenti alla problematica e siamo molto preoccupati e indignati visto che sono soldi versati da noi. Parli con il “paladino” dei lavoratori Landini dalla sua bocca non una parola

  6. io sono sicritto al fondo casella dal 2003, e già allora si sapeva che non era sostentibile. Aver aspettato più di 20 anni è qualcosa che politici e sindacalisti meriterebbero i gulag.
    gli ultimi gestori, poi, pure fenomeni con investimenti errati

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