Metodo Meloni. Un video di tre minuti per spiegare tutti i provvedimenti del governo sul lavoro, in particolare “il più importante taglio di tasse degli ultimi decenni”. Un video che finisce con la presidente del Consiglio che dice: “Adesso al lavoro!”, ed entra nella grande sala del consiglio dei ministri, dove tutti i ministri la attendono. Si siede di spalle e suona la campanella per dare il via alla riunione. Si gira e fa un gran sorriso alla videocamera, cioè agli spettatori.

Dopo tutto questo, nessuna conferenza stampa, nessuna domanda dei giornalisti, nessuna possibilità di contraddire il quadro trionfale. Un passo avanti sulla strada della disintermediazione: rapporto diretto dei leader politici con il popolo che assiste ai video autoprodotti, eliminazione dei giornalisti, che erano incaricati di fare da tramite fra politici e cittadini. Di esaminare, di spiegare, di discutere, verificare.

una protagonista

Il videomessaggio di Meloni è stato pubblicato poco dopo l’approvazione del nuovo decreto in materia di lavoro. Una sola protagonista, Giorgia Meloni, che cammina per le sontuose sale di Palazzo Chigi, tre minuti e trentaquattro secondi con un paio di stacchi, quasi un piano sequenza. “Nel giorno della festa del lavoro -dice la presidente- il governo sceglie di lavorare e dare risposte a coloro che legittimamente aspirano a cambiare la loro posizione e lo facciamo con una serie articolata di provvedimenti”. Tra questi “il più importante taglio delle tasse degli ultimi decenni. Tagliamo il cuneo fiscale di 4 punti e questo si somma a quello che avevamo già fatto in legge di bilancio. Abbiamo un taglio di 6 punti percentuali per chi ha redditi fino a 35.000 euro e di 7 punti per i redditi fino a 25.000 euro. È una scelta di cui vado profondamente fiera”.

La camminata prosegue: “Abbiamo liberato un tesoretto da 4 miliardi. Il taglio del cuneo porterà fino a 100 euro in busta paga per i redditi più bassi, in un momento come questo in cui l’inflazione galoppa. Io non riesco a capire chi riesce a polemizzare perfino su questa scelta”.

“fatti, non parole”

Quanto all’assegno di inclusione, varato in sostituzione del reddito di cittadinanza, spiega: “Noi distinguiamo chi può lavorare da chi non può farlo. Per chi non può, confermiamo, anzi aumentiamo i fondi. Ma chi può lavorare viene inserito con un percorso di formazione. Ci occupiamo del lavoro e delle persone con disabilità incentivando le assunzioni”. E poi: misure per la sicurezza degli studenti che fanno periodi di lavoro, incentivi per le assunzioni dei giovani.

Conclusione: “Io sono molto fiera che il governo abbia scelto di festeggiare il Primo maggio con i fatti e non con le parole e credo fosse dovuto un ulteriore sostegno a un’economia che pur fra molte difficoltà ci sta dando grandi soddisfazioni, con una crescita superiore alle altre nazioni europee”. 

Quindi, “buon Primo maggio a tutti e adesso al lavoro”. 

Il video si conclude con la premier che entra nella sala del consiglio dei ministri riunito, si siede al suo posto e suona la campanella.

(nella foto, Giorgia Meloni nel video da Palazzo Chigi)

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