I collaboratori precari de la Repubblica hanno scioperato venerdì 17 su sabato 18 febbraio,  al fianco dei giornalisti assunti a tempo determinato, contro la messa in vendita delle testate del Nord Est e la possibile alienazione futura anche di Repubblica, Stampa, Secolo XIX.

I precari sono d’accordo con le iniziative di protesta del Comitato di redazione di Repubblica e dei Cdr di tutti gli altri quotidiani del Gruppo Gedi e si schierano con la redazione.

Non sempre è successo il contrario. Cdr e redazioni sono di solito resistenti a fare proprie le rivendicazioni di chi non ha contratti stabili.

I collaboratori, nell’attuale situazione di incertezza, avvertono la loro posizione come ancor più minacciata e debole.

In un comunicato “il Coordinamento dei Precari di Repubblica condivide l’allarme lanciato dal Cdr rispetto alle notizie di trattative con gruppi interessati all’acquisizione di storiche testate del Nordest – Il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto, Il Piccolo e la Gazzetta di Mantova – e si unisce allo sciopero al fianco dei colleghi, con i quali condivide il lavoro quotidiano contribuendo in maniera determinante all’uscita del giornale e all’aggiornamento del sito. Alla preoccupazione per il futuro del gruppo si aggiunge quella per l’ulteriore incertezza rispetto alla nostra posizione, che oggi appare sempre più fragile e priva di tutele, contrariamente a quanto richiesto a più riprese: la stabilizzazione dei collaboratori precari”.

(nella foto, la redazione di repubblica.it)

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