A proposito di “Donne Chiesa Mondo, prima mappa delle donne che in Vaticano comandano”. La chiesa resta un “fatto” di uomini al potere che strumentalizzano in ogni modo carismi e risorse femminili per mantenere nel tempo le loro prerogative maschiliste e intoccabili. La storia dimostra la cancellazione di ogni impresa o iniziativa femminile e l’esaltazione maschile… specialmente nella chiesa cattolica che alle donne ha permesso di accedere agli studi teologici negli anni ’70, per volontà di Paolo VI che comprendeva il femminile come risorsa a partire dalla sua educazione e dall’esempio di sua madre. Fu il medesimo Papa a riconoscere Dottori della Chiesa Santa Caterina da Siena e Santa Teresa d’Avila…(le prime due in 2000 anni), e sempre lui nomina una donna a responsabilità nella prima epoca post-Conciliare. Dopo? Solo chiacchiere illuminate, belle espressioni che hanno comunque relegato le donne in posti inoffensivi, nominando quelle controllabili e sotto obbedienza, a servire senza contare nulla, sino agli ultimi rimandi sul Diaconato delle donne (presente presso le prime Comunità cristiane!) e reso impossibile o inaccettabile dalla gerarchizzazione persino sacramentale che esclude, realmente e senza repliche, le Donne dall’Ordine. Siccome siamo donne possiamo accedere solo a 6 sacramenti e non 7 come gli uomini. E sono solo i pregiudizi teologici a muovere gli uomini di chiesa, in grado di stravolgere a proprio piacimento la Teologia in nome di una Tradizione maschilista e immutabile: ergo, proviamo a uscire dalle chiese per un giorno e vediamo quanti uomini la frequentano… Coraggio, donne, occorre proprio cambiare!

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