Per la prima volta una mappa delle presenze (e dei poteri) femminili in Vaticano. E’ il lavoro che ha fatto Donne Chiesa Mondo, mensile dell’Osservatore Romano coordinato da Rita Pinci, nel numero di maggio, prima uscita dopo Papa Francesco. Quattro pagine con tutte le donne nei Dicasteri, negli Organismi, nelle Istituzioni, negli Uffici, nelle Commissioni, nelle strutture del Sinodo dei vescovi. Nomi e foto che testimoniano il tentativo del Papa appena scomparso di allargare la Chiesa al genere femminile, di far pesare di più le donne nel complesso governo vaticano, in un mondo che per venti secoli ha parlato maschile, e le donne hanno rivestito in prevalenza ruoli subalterni.
modello “SMASCHILIZZATO”
“Dove le donne comandano, le cose vanno meglio”, è una frase di Francesco. Rita Pinci ha scritto su La Stampa il 1° maggio che siamo di fronte a un paradosso: “Mentre la società contemporanea in diversi contesti politici e sociali sembra regredire verso modelli di potere esclusivi e autoritari”, mentre vengono esaltati “modelli di leadership basati sulla forza e sull’aggressività” e su “una visione stereotipata della mascolinità”, la Chiesa invece di “smaschilizza” e “con il cammino intrapreso a piccoli passi da Papa Francesco indica una direzione alternativa: l’apporto femminile non è una minaccia, non toglie, è una risorsa preziosa, aggiunge”.
NOMINE A GENNAIO E MARZO
Due nomine su tutte: la suora missionaria Simona Brambilla, diventata a inizio gennaio Prefetto del Dicastero per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, e la suora francescana Raffaella Petrini, diventata a marzo presidente del Governatorato e della Pontifica commissione della Città del Vaticano. La Vita Consacrata è il ministero della Santa Sede che sovrintende e ha giurisdizione su 700mila donne e uomini consacrati (di cui 559mila sono religiose). Il Governatorato esercita in Vaticano il potere esecutivo in vece del Papa, la Commissione, composta da cardinali, ha funzioni legislative, di finanza e di bilancio. Non è una rivoluzione, non è ancora un cambiamento strutturale, ma è una “strada senza ritorno”, scrive Pinci, nella convinzione (di Francesco) “che la Chiesa possa essere più fedele alla sua missione quando valorizza pienamente i carismi e le competenze di tutti i suoi membri, indipendentemente dal genere”. Sorprendente fu, quando alcuni anni fa Francesco nominò sottosegretaria del Sinodo dei vescovi la suora salesiana Nathalie Becquart, con acquisizione del diritto di voto.
PRIMO FU PAOLO VI
Il numero di maggio di Donne Chiesa Mondo si apre con un editoriale intitolato “Dopo Francesco” e una inchiesta di Romilda Ferrauto e Marie-Lucile Kubacki sul percorso intrapreso da Jorge Bergoglio per aumentare la rappresentanza femminile nelle strutture di potere della Santa Sede.
Il giornale ripercorre le tappe fondamentali di questo processo di apertura, iniziato con Paolo VI e accelerato sotto il pontificato di Bergoglio. Prima di Petrini e Brambilla, alcune nomine di Francesco sono già state considerate storiche: quella di Francesca Di Giovanni, prima donna sottosegretario nella Segreteria di Stato; di suor Alessandra Smerilli, prima donna consigliere di Stato e prima segretario di un Dicastero – quello creato da Francesco per lo Sviluppo umano integrale; di Barbara Jatta, prima donna dopo 500 anni direttrice dei Musei Vaticani.
SUPERIORI GENERALI
Il teologo Martin Pinet sottolinea il significato di queste nomine: “Teologicamente, nulla impedisce che un potere delegato sia esercitato da un laico, e quindi da una donna, perché in realtà tutti i poteri esercitati in Curia sono cosiddetti poteri delegati.”
All’interno del giornale una analisi della biblista Marinella Perroni, due interviste a donne influenti: Marie-Lucile Kubacki interpella suor Veronique Margron, presidente della Corref, la Conferenza dei religiosi e delle religiose di Francia; Vittoria Prisciandaro parla con suor Patricia Murray, irlandese, segretaria esecutiva della Uisg, la Unione internazionale delle Superiori generali, che rappresenta 1900 suore leader a capo delle congregazioni religiose femminili in tutto il mondo, che convergono dal 5 al 9 maggio a Roma per l’ Assemblea plenaria triennale.
DOCUMENTO DELUDENTE
Per la rubrica “5 domande” Carmen Vogani intervista la scrittrice Teresa Ciabatti.
Per la rubrica “Placet” Lucia Capuzzi parla della recente assemblea sinodale delle Chiesa in Italia che ha rinviato l’approvazione di un documento giudicato deludente, per riscriverlo.
Per la rubrica “NonPlacet” suor Linda Pocher, teologa salesiana, interviene sul gender gap nelle istituzioni cattoliche.
Donne Chiesa Mondo è il giornale che si occupò per la prima volta nel gennaio 2020 delle condizioni delle religiose: sindrome da burnout, stress da lavoro, causato da fatica, demansionamento e abusi. L’inchiesta fu ripresa dal New York Times e da media di tutta Europa.
Tutti i singoli articoli si possono leggere gratuitamente sul sito:
https://www.osservatoreromano.va/it/donne-chiesa-mondo.html
(nella foto, suor Raffaella Petrini con Papa Francesco)