L’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani “Giovanni Amendola” chiude il bilancio 2024 con un risultato economico positivo pari a 123,855 milioni di euro, con un significativo aumento rispetto ai 77,473 milioni registrati nel 2023.
La Gestione Previdenziale ha contribuito in maniera determinante a questo risultato, con un avanzo di 126,247 milioni di euro, in crescita di 68,501 milioni rispetto all’esercizio precedente.
Questo incremento è stato trainato principalmente dall’aumento dei ricavi, attestatisi a 143,115 milioni di euro (+72,830 milioni rispetto al 2023), dovuto in particolare ai maggiori contributi derivanti dal ricongiungimento dei periodi assicurativi da parte degli iscritti, che nell’anno in esame hanno raggiunto i 71,303 milioni di euro.
Si segnala inoltre la performance positiva della contribuzione da lavoro libero professionale, che con 50,419 milioni di euro ha registrato un aumento di 4,1 milioni rispetto all’anno precedente. La contribuzione relativa alle collaborazioni coordinate e continuative si è attestata a 15,7 milioni di euro, mostrando una lieve flessione pari a 1 milione, in linea con il trend dell’anno precedente a causa dei mancati rinnovi di contratti nella P.A.
Per il presidente Inpgi Roberto Ginex, “il risultato del bilancio 2024 è molto confortante e lavoriamo sempre per la sostenibilità del nostro Istituto”.
Il numero di giornalisti libero professionisti che hanno presentato denuncia reddituale è stato di 20.108 (rispetto ai 20.420 del 2023), con un reddito medio pro-capite in crescita a 17.342 euro, rispetto ai 16.611 euro dell’anno precedente.
Per quanto riguarda i co.co.co, i rapporti denunciati nel corso dell’anno sono stati 5.484 (contro i 5.698 del 2023), con un reddito medio pro-capite annuo di 11.095 euro (rispetto agli 11.325 euro del 2023).