L’Usigrai, il sindacato dei giornalisti Rai, ha chiesto ufficialmente alla Rai di fare subito verifiche sanitarie sul personale che negli ultimi 25 anni è stato inviato in zone a rischio. E in seguito ai risultati, stabilire le azioni a tutela della salute. 

La lettera, inviata dal Segretario Daniele Macheda all’Amministratore delegato Sergio, al Direttore generale Rossi e al Capo del personale è partita all’indomani delle dichiarazioni di Franco Di Mare. Di Mare, per anni inviato di punta Rai in numerosi teatri di guerra, ha dichiarato di aver scoperto di avere un tumore, “mesotelioma incurabile”,  provocato, secondo il suo racconto, dall’esposizione all’amianto, spesso presente in ambienti di lavoro senza che le persone ne siano consapevoli. 

missioni svolte

Nessuno dei rappresentanti Rai ha ancora risposto alla lettera Usigrai.

Di Mare è stato intervistato da Fabio Fazio sul Canale 9 il 28 aprile 2024. Ha raccontato che quando si è ammalato ha chiesto di avere lo stato di servizio, con l’elenco delle missioni svolte, per supportare la diagnosi. Ma dai dirigenti Rai non ha avuto risposte: “Capisco che ci siano ragioni sindacali e legali. Io chiedevo lo stato di servizio, l’elenco dei posti dove sono stato per sapere cosa si potrebbe fare. Non riesco a capire l’assenza sul piano umano, persone a cui davo del tu si sono negate al telefono. Trovo un solo aggettivo: è ripugnante”. 

inalazione o contatto

Gli attuali dirigenti hanno fatto subito sapere che non erano assolutamente a conoscenza della vicenda. 

Il giorno successivo all’intervista, Usigrai ha spedito la lettera, spiegando che le parole di Di Mare hanno suscitato solidarietà e preoccupazione tra giornaliste e giornalisti. Di qui la richiesta alla Rai di effettuare controlli sanitari specifici su tutto il personale che ha lavorato in aree di crisi ed è stato quindi esposto potenzialmente a rischi per la salute, per inalazione o contatto con sostanze pericolose.

 bonifica radicale

Usigrai ricorda di aver segnalato la necessità di inserire il tema della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro nel contratto di servizio tra Rai e il Ministero delle imprese e il Made in Italy.

Usigrai chiede di nuovo all’Azienda di garantire le tutele assicurative per dipendenti e collaboratori impegnati in zone a rischio.

In realtà la Rai ha problemi con l’amianto anche a Roma, dove la sede di viale Mazzini non è mai stata radicalmente bonificata. Se n’è riparlato dopo la morte di un dipendente, Mariusz Marian Sodkiewicz, che aveva denunciato la presenza di amianto negli uffici.

Professione Reporter

(nella foto, Sarajevo 1992-1996, dove Franco Di Mare ha lavorato a lungo)

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