(S.A.) Cento anni fa, un secolo. Un secolo di guerra mondiale, nazismo, dittatura fascista, e guerra di Liberazione. Che ha visto emergere e richiedere spazio e diritti immense masse di persone, ha assistito alla nascita e alla caduta del comunismo e ha fronteggiato stragi, terrorismo, e il crollo dei partiti tradizionali.

E in mezzo a questo tumulto storico, un giornale è emerso come un faro di informazione e di impegno politico: l’Unità. Il 12 febbraio del 1924, dalle rotative della tipografia dell’Avanti in via Settala 22 a Milano, ha visto la luce il primo numero.

Il nome stesso, l’Unità, scelto da Antonio Gramsci, aveva un potente significato. Doveva essere più di un semplice giornale: doveva rappresentare gli interessi della sinistra operaia senza essere legato a un partito specifico. Nel corso dei decenni, l’Unità ha seguito da vicino gli avvenimenti più rilevanti, dalle lotte operaie alle grandi trasformazioni politiche e sociali, dalla Resistenza alla caduta del muro di Berlino.

Il Partito Comunista Italiano, di cui l’Unità è stato prima organo ufficiale e poi giornale, non esiste più da oltre trent’anni.

Nel corso dei decenni, “L’Unità” ha affrontato sfide politiche, finanziarie e editoriali. Dalle persecuzioni durante il regime fascista alla sua rinascita nel dopoguerra, il giornale ha attraversato periodi di chiusura, clandestinità e crisi finanziarie. 

Nella cornice della sala Walter Tobagi della Federazione Nazionale della Stampa Italiana a Roma, il 9 febbraio 2024, è stato presentato un volume carico di storia: “Casa per casa. L’Unità: una storia centenaria”. Scritto da Franca Chiaromonte e Graziella Falconi, questo libro è un viaggio attraverso un secolo di vita del giornale. 

Da queste pagine emerge la storia del giornale, ma anche la storia dell’Italia, vista attraverso gli occhi dei suoi giornalisti e dei suoi direttori. La segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, ha sottolineato l’importanza di portare questo libro nelle scuole, affinché le giovani menti possano comprendere appieno il ruolo fondamentale che l’Unità ha giocato nella società italiana.

Il 12 febbraio 2024, nella sede dell’Archivio di Stato di Milano, ha preso il via un percorso di valorizzazione della storia del giornale. Attraverso la collaborazione tra la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia e l’Archivio di Stato di Milano, gli archivi di l’Unità vengono riportati alla luce, offrendo uno sguardo privilegiato su un secolo di giornalismo italiano.

Il lavoro di descrizione, riordino, inventariazione e digitalizzazione degli archivi è in corso, reso possibile grazie al generoso finanziamento della Direzione Generale Archivi. Memoria & Progetto ha avviato un censimento degli archivi, coinvolgendo anche altri enti detentori di segmenti storici del giornale.

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