(di francesco garibaldi)

Il potere ha diverse e interconnesse connotazioni, può essere “di decisione” e “di influenza”. Talvolta, il secondo è più strategico del primo: ne sa più di qualcosa Sabino Cassese, da decenni il giurista e consulente politico più ascoltato, onnipresente nel dibattito pubblico, professore di Diritto Amministrativo, con un curriculum da oltre 50 cariche pubbliche, commissioni o authority. Nel libro-intervista “Le strutture del potere” (Laterza editore) con la giornalista de La7 Alessandra Sardoni, Cassese porta il lettore in un viaggio nel “deep state” italiano, un sottobosco di meccanismi e prassi, scritti e non, relazioni e trame immediatamente fuori dalle stanze dei bottoni istituzionali. 

Nel piccolo semi-autobiografico manuale, consigliato per i politici che vogliano ripassare gli eventi degli ultimi sessant’anni, lo stimato giurista racconta come, da giovane Capo dell’ufficio studi legislativi dell’Eni di Enrico Mattei negli anni Sessanta, preparava con i suoi collaboratori i discorsi dei parlamentari di tutti i partiti politici sul bilancio di previsione del ministero delle Partecipazioni statali. “Tutti. Di maggioranza e opposizione. Dc, Psi, Pci”. Li chiedevano i partiti stessi.

aneddoti e retroscena

Era un’altra epoca, solo una delle diverse epoche, storiche e politiche, che Cassese, nato nel 1935, ha vissuto e toccato con mano, collaborando con i più grandi policy-maker, politici, banchieri e manager, da Giorgio Fuà a Eugenio Scalfari, da Guido Carli a Gaetano Stammati, fino a Carlo Azeglio Ciampi. Su ciascuno racconta aneddoti e retroscena. Senza omettere garbate critiche verso istituzioni e burocrazie, come la Ragionieria di Stato, definita il “potere oscuro che decide ma non spiega”.

Oggi, invece, nel nostro Paese, nonostante si pensi il contrario, spiega il giurista nel libro, l’“arte di Governo è fortissima”, anche grazie al controllo diretto sul Parlamento. Sebbene, per esercitarla, sia “indispensabile avere un’investitura che non viene più dal basso, ma dall’alto, da altri Paesi”. Il Presidente del Consiglio italiano ha molti più poteri di omologhi di altri Paesi: il problema è che non ha il tempo di esercitarli, data la breve durata degli Esecutivi.

giudizio su berlusconi

E Silvio Berlusconi? Per Cassese: “Un politician da 100 e lode e un policy-maker da meno di zero, che è stato al Governo per dieci anni, ma non ha governato”.

Esiste un sistema a doppio fondo fra decisori e media. Ricorda Cassese nel libro: “Quando ero ministro, i miei collaboratori mi chiedevano spesso: ‘Dobbiamo credere a te o ai giornali?’, tanta era la differenza fra quello che facevamo e il racconto che ne veniva dato. E tuttavia la politica ha bisogno di questa elasticità nei rapporti fra quello che si fa e quello che si racconta”. 

Oggi, il ruolo dei media in Italia, secondo Cassese, è “notevole. Se la partecipazione politica attiva è molto limitata, perché non riguarda più dell’8% delle persone con più di 14 anni, la partecipazione politica passiva riguarda circa due terzi della popolazione. Questa partecipazione è fondata sui media. Con il passare del tempo, sempre meno su giornali e settimanali e sempre più su televisione e radio. I media, a loro volta, operano come cassa di risonanza della politica”. Ma il giurista non risparmia critiche: “In questa fase i media svolgono un ruolo importante, ma non quello che tutti si aspetterebbero da loro, formatori dell’opinione pubblica”. Sono infatti “capaci di prendere la palla che è stata lanciata, ma non sono in grado di lanciarla”.

normale di pisa

Sabino Cassese, laureato nel 1956 alla Normale di Pisa con una tesi sul corporativismo fascista, è oggi Presidente del Comitato Cleps per la riforma Calderoli, ossia il Comitato per l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di diritti civili e sociali, istituito con decreto del Presidente del Consiglio.

Alessandra Sardoni è giornalista politica di LA7, dove conduce il programma “Omnibus” dalle ore 8. Ha cominciato la carriera giornalistica lavorando per La Repubblica Napoli e Mediaset. Nel giugno del 2015 ha vinto il prestigioso “Premiolino”.

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