Danilo Iervolino, nuovo proprietario dell’Espresso, dopo un anno dall’acquisto e dopo poco meno di cinque mesi dal suo nuovo format con nuovo direttore si libera di quasi metà delle azioni. Il nuovo corso dello storico settimanale che fu di Caracciolo e di Scalfari è appena cominciato e già l’ex fondatore e animatore dell’università telematica Pegaso avvia un disimpegno. Compratore del 49 per cento dell’Espresso Media Spa è Donato Ammaturo, titolare del gruppo Ludoil e della società Alga. Niente a che vedere con l’editoria: Ludoil si occupa di vendita, logistica e distribuzione di prodotti petroliferi, di  logistica infrastrutturale e delle energie rinnovabili. Alga invece organizza congressi, convegni, sfilate, promozioni, concerti e mostre e si occupa di gestione aziendale. 

diritto di prelazione

Fino al 24 maggio l’Espresso era per il 51 per cento di Bfc Media (di cui Iervolino detiene l’80 per cento delle azioni) e per il 49 per cento di Idi srl (proprietà di Iervolino al 100 per cento. Quindi, Iervolino era proprietario del settimanale e delle Guide de L’Espresso per poco meno del cento per cento. Il 24 maggio Bfc media comunica che il suo Consiglio di Amministrazioneha rinunciato al diritto di prelazione sulle azioni di Idi Srl nell’Espresso Media Spa”. Le azioni Idi vengono invece acquistate da Alga S.r.l., una società con sede a Nola (Napoli), al prezzo di due milioni e 688mila euro. Alga acquista da Idi (quindi da Iervolino) anche il credito che Idi vanta nei confronti di L’Espresso Media a titolo di finanziamento soci, pari a tre milioni e 312mila euro. Risultato: Iervolinio incassa sei milioni di euro. Al tempo dell’acquisto dell’Espresso si ipotizzò che Iervolino avesse pagato la testata 4,5 milioni di euro.

progetto sinergico

“La determinazione da parte del Gruppo Idi di cedere la partecipazione detenuta ne L’Espresso Media S.p.A. -si legge nel comunicato Bfc Media- pur mantenendo il controllo attraverso Bfc Media S.p.A., rientra in un più ampio progetto sinergico con il Gruppo Ludoil e con il suo presidente, Dott. Donato Ammaturo, che rafforzerà le prospettive future della Società e del Gruppo. Il Piano Strategico di Alga è fortemente orientato a contribuire alla crescita del settimanale L’Espresso in un contesto di affermata e reputata posizione nel panorama dell’Editoria Italiana e nel rispetto di una tradizione di testata orientata ad un giornalismo coerente ed oggettivo. Un mix di tradizione ed innovazione, anche per tramite del rafforzamento del modello digitale, a servizio di una sana informazione nell’interesse del Paese”. 

Nello scorso dicembre Ludoil ha acquistato da Intesa Sanpaolo 1,3 miliardi di crediti fiscali legati ai Bonus Edilizi e al Superbonus. Con un capitale sociale di 15 milioni di euro, l’azienda è controllata al 100% da Donato Ammaturo, presidente e amministratore delegato del gruppo. Compongono il Consiglio di amministrazione, oltre a Donato Ammaturo, Luigi Ammaturo, Francesco Guarnera, Anna Ammaturo e Giulia Ammaturo.

fatturato, un miliardo

Ludoil Energy Spa, al 31 dicembre 2021, ha chiuso il bilancio con una perdita di un milione di euro, in aumento rispetto a 940mila euro del 2020. Tuttavia, il gruppo Ludoil ha raggiunto l’obiettivo di oltre un miliardo di euro di fatturato: 1.090.240.203 di euro nel 2021, con una crescita del +165% rispetto al 2020.

L’azienda nel 2014 ha acquisito da Unicredit gli asset della famiglia Sensi dei depositi costieri di Italpetroli di Civitavecchia e Vibo Valentia. Tra il 2018 e il 2020 ha acquisito da Eni SpA il deposito Jet Quel di Civitavecchia e l’oleodotto di collegamento al deposito Pantano di Grano, nodo di smistamento di carburanti avio per gli aeroporti. 

salernitana calcio

L’azienda, nel 2016, ha diversificato i suoi investimenti puntando sul rilancio del marchio di moda Frankie Morello Milano, degli stilisti Maurizio Modica e Pierfrancesco Gigliotti. Ora, nuova diversificazione, nell’editoria.

Iervolino, 45 anni, originario di Palma Campania (Napoli), è presidente della Salernitana calcio, brillantemente rimasta quest’anno in serie A. Nell’accordo con il Gruppo Gedi che gli ha venduto L’Espresso a metà del 2022, si è impegnato a mantenere la proprietà del settimanale fino almeno al 31 maggio 2024. Poi potrebbe venire l’era di Ammaturo.

Professione Reporter

(nella foto, Donato Ammaturo)

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