Alessandro Orsini, dal 2016 professore associato di sociologia generale e del terrorismo presso la Luiss Guido Carli, dallo scoppio della guerra in Ucraina star dei talk show in tv, chiama “polli” Fontana, Giannini, Molinari e Mentana, Direttori del Corriere della Sera, della Stampa, della Repubblica e di Open.

“Polli” perché hanno riportato la sua gaffe in un suo video pubblicato su YouTube domenica 18 dicembre. Orsini parlava del cosiddetto “memorandum di Budapest” del 1994 sulle armi nucleari che l’Ucraina cedette. A un certo punto, cita l’articolo di un certo “William J. Ampio”, pubblicato dal New York Times. Solo che questo Ampio si chiama in realtà William J. Broad e c’è il forte sospetto che Orsini si sia fatto ingannare da una traduzione veloce con Google traduttore.

“Girare su voi stessi”

I giornali hanno raccontato la vicenda e Orsini, con un altro video su Twitter, ha risposto: “Vorrei dire a Fontana, Giannini, Molinari e Mentana: polli!. E’ dal 24 febbraio che vi faccio girare su voi stessi, dal 24 febbraio che vi uso per farvi dire quello che io voglio dire”.

La linea è questa: “Ho fatto uno strafalcione ampio che ha portato una grande ampiezza di attenzione sul mio canale YouTube. Per dire che fra Mentana e Solov’ev non ci sono differenze, per il primo tutte le ragioni sono della Nato, per il secondo tutte le ragioni sono della Russia. Per dire che Ursula von der Leyen è una politica fallita, che non ha protetto l’Europa e gli europei”.

progettato a tavolino

Insomma, tutto progettato a tavolino per fare da cassa di risonanza alle sue idee anti Nato, anti blocco occidentale e anti Biden, “che promuove politiche di morte”.

In un video successivo, Orsini attacca Massimo Gramellini, che nella sua rubrica sulla prima pagina del Corriere è tornato sulla vicenda. Dice che lui insegna e scrive in inglese, lingua che conosce molto bene, figuriamoci se può fare un errore “così ampio”.

Nessuna prova si potrà dare che sia andata veramente così.

(nella foto, Alessandro Orsini)

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