La Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta ha revocato la sera del 24 maggio il decreto di perquisizione a casa del giornalista di Report Paolo Mondani e presso la redazione di Report. A darne notizia è stato il direttore della trasmissione di Rai Tre, Sigfrido Ranucci.
Le operazioni di perquisizione erano iniziate la mattina alle 7 da parte della Guardia di Finanza. Il 23 maggio Report, nell’inchiesta di Paolo Mondani “La bestia nera”, ha denunciato la presenza del leader di Avanguardia Nazionale, Stefano Delle Chiaie nei luoghi della strage di Capaci, nella quale furono uccisi il giudice Giovanni Falcone, la moglie magistrata Francesca Morvillo e tre agenti della scorta. Mondani ha intervistato la moglie del boss palermitano Alberto Lo Cicero, Maria Romeo e il maresciallo in pensione Walter Giustini che riferiscono notizie avute da Lo Cicero, morto alcuni anni fa.
Le perquisizioni erano state disposte dal procuratore di Caltanissetta, Salvatore De Luca, il giorno dopo la trasmissione, spiegando che l’indagine “non riguarda in alcun modo l’attività di informazione svolta dal giornalista ma i due testimoni per verificare la genuinità delle fonti”.
Secondo i pubblici ministeri di Caltanissetta, le dichiarazioni della moglie del boss e dell’ex carabiniere “sono totalmente smentite dagli atti acquisiti”.

“Ci auguriamo che a nessuno venga in mente di ‘molestare’ Report e la sua redazione, ha scritto su Twitter il presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Beppe Giulietti, commentando le perquisizioni al programma di Rai3: “Dopo la puntata su Capaci sarà il caso di lasciare in pace la redazione, Paolo Mondani e di perquisire, invece, quelli che, da trenta anni, sono riusciti a restare in una ben protetta ‘oscurità'”.

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