Focus ha compiuto trent’anni e i giornalisti hanno messo a disposizione del Comitato di redazione un pacchetto iniziale di trenta giorni di sciopero. 

Motivo? Mondadori Scienza ha avviato una procedura di licenziamento collettivo per 14 giornalisti grafici, ovvero l’intero reparto grafico dei giornali della casa editrice, che include le testate Focus, Focus.it, Focus Storia, Focus Junior, Focus Pico, Focus Wild e le relative piattaforme digitali. La procedura riguarda un terzo del personale di tutte le redazioni.

L’azienda ha dichiarato di voler esternalizzare l’intera attività di realizzazione grafica, per ridurre il costo del personale. 

L’assemblea dei giornalisti, in un comunicato, ricorda che l’area media di Mondadori ha chiuso il 2021 con 12,4 milioni di euro di Ebitda (margine operativo lordo), in crescita di oltre il 50% rispetto all’esercizio 2020 (7,9 milioni di euro) e superiore anche agli 11,3 milioni di euro del 2019. Che il Cdr di Mondadori Scienza aveva proposto a Mondadori Scienza un ampio ventaglio di misure per contenere i costi, evitando i licenziamenti, ma l’azienda non è neppure entrata nel merito della discussione. Che le redazioni hanno affrontato, fino al 2019, già 10 anni di riduzione degli stipendi per cassa integrazione e solidarietà.     

L’assemblea dei giornalisti, all’unanimità, ha chiesto il ritiro dei licenziamenti, ha indetto lo stato di agitazione e ha affidato al Cdr un pacchetto iniziale di 30 giorni di sciopero, come gli anni di Focus.    

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