Si è dimesso prima della fine del mandato il Comitato di redazione del Corriere della Sera. Prima Lorenzo Salvia a Roma (“Non ci sono più le condizioni per andare avanti”), poi Wladimir Calvisi, Nino Luca e Isidoro Trovato a Milano e Fulvio Fiano sempre a Roma.
Negli ultimi mesi la redazione aveva discusso aspramente su un accordo firmato dal Cdr che prevede un “premio di risultato” di 700 euro lordi in cambio dello smaltimento delle ferie arretrate. Precedentemente il premio di risultato era legato appunto ad alcuni parametri sulle vendite e la pubblicità, parametri in costante calo, e non alle ferie arretrate.
L’accordo è stato sottoposto a referendum e ha ottenuto 138 sì, e 119 no. Circa cento giornalisti non hanno votato. A questo punto si è innescata una discussione sulla legittimità di tale maggioranza, con conseguenti appelli per l’annullamento e la ripetizione della consultazione.
Toccherà al prossimo Cdr venirne a capo, tenuto conto che, nonostante la lunga tradizione sindacale di via Solferino, negli ultimi tempi è sempre stato più difficile trovare candidati disposti a rappresentare la redazione.

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