di STEFANO AVANZI
NewsGuard, organizzazione che monitora l’attendibilità dei siti d’informazione, ha annunciato il lancio del “Reality Gap Index”, sistema di misurazione mensile che rileva la propensione dei cittadini statunitensi a credere ad affermazioni false online. Il dato inaugurale, relativo al mese di giugno, segnala che il 49% del campione ha creduto ad almeno una delle principali bufale del mese. L’indice è elaborato in collaborazione con YouGov, attraverso un sondaggio condotto su un campione rappresentativo di 1.000 cittadini statunitensi.
Il “Reality Gap Index” intende fornire una valutazione continuativa dell’impatto delle disinformazioni virali, attingendo al database False Claims Fingerprints di NewsGuard, un archivio costantemente aggiornato di affermazioni dimostrabilmente false. Ogni mese vengono selezionate tre tra le bufale più diffuse, rischiose e virali; il sondaggio misura quante persone le ritengano vere, false o non si esprimano.
tre affermazioni
Nel mese di giugno, sono state analizzate tre affermazioni:
*pallet di mattoni posizionati a Los Angeles durante manifestazioni di protesta come arma per i manifestanti;
*i senatori Lindsey Graham e Richard Blumenthal hanno speso oltre 800.000 dollari di fondi pubblici in hotel durante un viaggio in Ucraina;
*in Sudafrica è in corso un “genocidio dei bianchi” ai danni dei cittadini sudafricani di origine europea.
risultato finale
I risultati del sondaggio hanno evidenziato che solo il 7% del campione ha identificato correttamente tutte e tre le affermazioni come false, mentre il 74% ha espresso incertezza su almeno una delle tre. La percentuale complessiva di coloro che hanno creduto ad almeno una delle bufale si attesta al 49%.
“Ogni giorno il nostro team identifica e smentisce affermazioni false potenzialmente dannose che attori malintenzionati –da Mosca a Pechino, fino a coloro che diffondono bufale sulla salute– fanno circolare online”, ha dichiarato Steven Brill, co-Ceo di NewsGuard. “Ciò che non era ancora stato misurato è il risultato finale di questo fenomeno: sono stati in grado i diffusori di queste affermazioni false di convincere i cittadini a crederci? Questo è l’obiettivo del ‘Reality Gap Index’”.
nuove tecnologie
L’indice sarà aggiornato mensilmente nella newsletter Reality Check e fornirà anche una panoramica storica dei dati raccolti. Il monitoraggio intende contribuire a comprendere l’efficacia delle strategie di fact-checking, dei filtri adottati dalle piattaforme digitali e delle barriere implementate nei sistemi di intelligenza artificiale per arginare la disinformazione. Verranno analizzati anche i contenuti generati da AI, audio, immagini e video falsi, per verificare l’effetto cumulativo delle nuove tecnologie nella manipolazione dell’opinione pubblica.
A tutela degli intervistati, al termine del sondaggio sono state fornite le informazioni corrette, al fine di non amplificare involontariamente la diffusione delle affermazioni false oggetto del test.
(nella foto Ansa, proteste pro immigrati a Los Angeles, giugno 2025)