Stipendi ridotti ai neoassunti e ai precari. Organici della redazione del Tg insufficienti dopo i numerosi pensionamenti. Carriere e retribuzioni bloccate da troppi anni e lontane da quelle delle altre tv nazionali. Nessun piano di sviluppo e investimenti.
Per tutti questi motivi l’assemblea dei giornalisti de La7 ha confermato al Comitato di redazione il pacchetto di tre giornate di sciopero che era già stato deliberato.
Tutti questi problemi permangono -secondo l’assemblea- “nonostante gli ottimi dati di bilancio e gli straordinari risultati di ascolto, spinti proprio dai Tg e dai programmi di informazione e dalla crescita su tutte le piattaforme, che trainano l’intero gruppo editoriale”.
L’assemblea dei giornalisti de La 7 chiede all’azienda e al Direttore il riconoscimento concreto dell’impegno della redazione attraverso gli strumenti del Contratto nazionale di lavoro e gli accordi integrativi aziendali, l’adeguamento degli organici e degli stipendi dei neoassunti, un piano per la stabilizzazione dei colleghi precari, progetti editoriali chiari e regole per favorirne lo sviluppo.
Il documento è stato approvato dall’assemblea con un solo astenuto e nessun voto contrario.
(nella foto, Urbano Cairo, proprietario de La7)