Scarp de’ tenis, il mensile della strada, nel numero di giugno va nell’altra parte del mondo per raccontare le Cholitas, le donne indigene boliviane, fino a pochi anni fa ostracizzate ed emarginate, che hanno scelto la montagna per gridare al mondo i loro diritti. Sono abili scalatrici, hanno conquistato vette oltre i 6 mila metri, come l’Aconcagua, e si apprestano a sfidare la vetta più alta del Pianeta, l’Everest. Salgono in cordata vestite con i loro abiti tradizionali, con la bombetta – quando si può fare a meno del caschetto –, con le loro trecce e con la “pollera”, gonna dai colori sgargianti. 

Il dossier invece è dedicato al tema della “restanza”. Si racconta chi ha scelto di restare a vivere nei piccoli borghi, nelle aree più isolate del Paese, tenendole vive, coltivando le terre, promuovendo attività. 

Da segnalare l’intervista alla calciatrice del Milan, Nadia Nadim: scappata dall’Afghanistan e dagli orrori di Kabul con la madre e le sorelle, ha trovato nel pallone una forma di riscatto. La storia del funambolo zen Andrea Loreni: sfida il pericolo camminando sul filo a grandi altezze. E quella di un pallone di calcio particolare, realizzato da Spazio Acrobazie nel carcere di Palermo. 

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