(S.A.) Il governo italiano non ha incontrato le organizzazioni di giornalisti europei in missione per verificare lo stato della libertà di stampa in Italia.

Il Consorzio europeo Media Freedom Rapid Response intendeva fare il punto sulle decine di episodi di allerta segnalati nei primi mesi dell’anno dalla Mappa sulla libertà di stampa dell’European centre for Press and Media.
“Siamo dispiaciuti perché non abbiamo incontrato nessuno dei rappresentanti del governo”, dice Sielke Kelner una dei componenti del team che per due giorni è stato a Roma dove ha partecipato anche al sit in davanti la sede della Rai.

media freedom act

Il gruppo, spiegano i ricercatori, “aveva chiesto di essere ricevuto dal ministro della Giustizia e/o dal viceministro Sisto, dalla presidente della Commissione Giustizia del Senato Giulia Bongiorno e da tutti i capigruppo della stessa Commissione. E lo abbiamo chiesto anche al sottosegretario all’Editoria Barachini e a diversi parlamentari che hanno preso parte ai dibattiti sul Media freedom act“.

Il gruppo ha invece incontrato il Presidente e i Commissari di Agcom, anche se l’incontro sulla par condicio elettorale è stato “molto deludente”, secondo David Diaz Jogeix. “Abbiamo invece parlato con la presidente della Vigilanza Floridia, con Ilaria Cucchi, Vicepresidente della Commissione Giustizia, con la quale abbiamo discusso del Ddl Balboni sulla diffamazione. E poi Grippo di Azione, il rappresentante per i media al Consiglio d’Europa Mazzella e, infine, i rappresentanti dell’Usigrai”.
Finita la missione il gruppo se ne va con alcune raccomandazioni sulla tutela della libertà di informazione, come quelle sulla necessità di depenalizzare il reato di diffamazione, di recepire le indicazioni europee, non ultima quella che riguarda le procedure di nomina del Cda della Rai, risolvere i conflitti di interesse, tra cui il caso Agi.

tre questioni

Il consorzio Mfrr è composto dalla Federazione dei Giornalisti europei (EFJ), Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa (OBCT), Article 19 Europe, European Centre for Press and Media Freedom (ECPMF) e l’International Press Institute (IPI).

Al centro della missione c’erano tre questioni. In primo luogo, l’ingerenza politica nei media del servizio pubblico, con particolare attenzione alla Rai. In secondo luogo, l’imminente vendita dell’agenzia di stampa Agi. E infine, la necessità di riformare le leggi penali sulla diffamazione, data l’aumentata minaccia di cause nei confronti dei giornalisti.

quadro normativo

La missione è un seguito della precedente visita in Italia nel 2022, durante la quale sono emersi problemi significativi relativi alla libertà di stampa. La missione del Mfrr è anche un’opportunità per sottolineare l’importanza delle recenti iniziative legislative europee volte a proteggere la libertà di stampa. La direttiva anti-SLAPP (Strategic lawsuit against public participation, per identificare le azioni legali tese a bloccare la partecipazione alla vita pubblica) e la Legge Europea sulla Libertà dei Media (EMFA) offrono un quadro normativo che dovrebbe essere applicato in tutti gli Stati membri dell’UE, compresa l’Italia.

LASCIA UN COMMENTO