(S.A.) L’amministrazione comunale di Formia, guidata dal sindaco Gianluca Taddeo (Forza Italia), ha approvato una delibera per intraprendere azioni legali per diffamazione nei confronti di alcune testate giornalistiche – Tempo reale Quotidiano, LatinaToday, Il Messaggero e Latina Oggi – e gli autori degli articoli che hanno sollevato dubbi sul ruolo delle istituzioni locali nel caso Maiolo. Questa mossa ha scatenato critiche da parte dell’opposizione, con l’ex sindaco Paola Villa (Movimento 5 Stelle) che la definisce una “vergogna inaudita“. 

La Federazione nazionale della Stampa e l’Associazione Stampa Romana hanno espresso piena solidarietà ai giornalisti coinvolti nelle querele per diffamazione.

Il 6 marzo scorso, a Formia, in provincia di Latina, sulla Strada Regionale 630, si è verificato un incidente stradale che ha causato la morte di Giuseppe Maiolo, un giovane di 16 anni. Mentre viaggiava su uno scooter, è stato violentemente colpito da un camion guidato da un uomo di 35 anni proveniente da Spigno Saturnia. Secondo le prime ricostruzioni, il conducente del camion potrebbe essersi immesso nella Superstrada senza accorgersi dello scooter davanti a lui. L’intervento del 118 ha portato alla richiesta di un’eliambulanza per trasportare il giovane in un ospedale di Roma, ma durante il volo, le condizioni del ragazzo si sono aggravate e hanno reso necessario il trasferimento urgente al Goretti di Latina. Giuseppe è deceduto poco dopo il suo arrivo in ospedale.

Maiolo era stato temporaneamente affidato dall’autorità giudiziaria al sindaco Taddeo, poiché il Tribunale dei Minori ha sospeso la potestà genitoriale alla madre e al padre. 

L’amministrazione comunale di Formia ha smentito le voci di abbandono del minore, dichiarando di aver preso tutte le iniziative necessarie in collaborazione con il Tribunale per i minorenni di Roma e altre autorità competenti. Inoltre, ha respinto le accuse che collegavano l’incidente alle azioni o al ruolo del Comune, descrivendo l’evento come del tutto fortuito. L’amministrazione ha espresso la sua determinazione nel proteggere la reputazione del Comune e della cittadinanza.

L’avvocato Luca Cupolino ha invece sottolineato il tragico destino del giovane. Cupolino denuncia un sistema che ha lasciato Giuseppe senza assistenza, non iscritto a scuola e ignorato dalle istituzioni. Sottolinea l’inadempienza dei servizi sociali e il ruolo del sindaco, cui era stata temporaneamente affidata la tutela di Giuseppe. Chiede chiarezza e azione per evitare che altri minori siano trascurati come Giuseppe e sollecita il Tribunale dei Minori di Roma e il Comune ad agire per rappresentare Giuseppe e ottenere giustizia.

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