E così si sono incontrati di nuovo. La Federazione nazionale della Stampa italiana e la Federazione Italiana Editori Giornali hanno aperto mercoledì 15 maggio 2024 in via Piemonte 64 -sede Fieg- il confronto per il rinnovo del Contratto nazionale di lavoro dei giornalisti, scaduto il 31 marzo 2016, oltre otto anni fa. C’erano stati due incontri della precedente Segreteria Fnsi, ma iniziati e conclusi con un nulla di fatto. Stavolta sembra ci sia la volontà comune di andare avanti. Certamente i tempi non saranno brevi. 

Prima decisione: creare tavoli di approfondimento su ogni tema contrattuale. Su alcuni di questi temi alcuni sembra possibile trovare punti di incontro: copyright, Intelligenza artificiale. Su altri posizioni lontanissime: il recupero dell’inflazione negli stipendi, la stabilizzazione del lavoro precario, l’inserimento di nuove figure professionali.

RETRIBUZIONI. La segretaria Fnsi Alessandra Costante ha chiarito subito che “ci preme il recupero dell’inflazione”. 

Stefano De Alessandri, responsabile del Dipartimento sindacale Fieg, ha risposto: “Va tenuto conto delle difficoltà che da anni vive il nostro settore, un settore centrale per la democrazia”.

FIGURE NUOVE. Costante: “Va svolta un’opera di ricostruzione dell’impianto contrattuale, non più al passo coi tempi. Serve un diverso modello organizzativo che includa nuove figure professionali che trovino il loro giusto inquadramento contrattuale”.

De Alessandri: “Ci serve un contratto più flessibile e con diversi automatismi per quanto riguarda le nuove assunzioni”.

PRECARI. Costante: “Voi parlate di un contratto più flessibile, noi della stabilizzazione del lavoro precario a cui le aziende hanno fatto largamente ricorso negli ultimi anni con impatti devastanti anche sulla qualità del prodotto. Ognuno ha i propri punti: serviranno sforzi di fantasia e, da parte vostra, anche economici”.

NORD-CENTRO-SUD. Costante: “Per la Fnsi il tema non è solo quello di tenere insieme un settore dal punto di vista industriale, tema condiviso con gli editori, ma anche quello di tenere insieme il mondo dei giornalisti, piegato da dieci anni di lavoro precario, contratti fermi e disparità generazionali. Un mondo che vive una drammatica spaccatura tra nord e centro-sud che va ricomposta”.

COPYRIGHT E AI. Fnsi e Fieg hanno condiviso la necessità di affrontare il tema del copyright nei confronti degli Over the top, della regolamentazione dell’Intelligenza artificiale e del ‘machine learning’. 

GOVERNO. Fnsi e Fieg hanno condiviso che sarà necessario anche coinvolgere il governo. Costante: “Il governo deve fare la sua parte nella difesa del giornalismo professionale, come succede in tutta Europa”. Giornalisti ed Editori hanno espresso al tavolo la necessità di nuove norme a tutela del settore, per una difesa anche economica del giornalismo professionale, caposaldo delle libertà civili e della democrazia.

SOTTOSEGRETARIO. Costante: “Il sottosegretario Barachini, che è un giornalista, ha ben presente i problemi del settore, anche dal punto di vista economico. Le aziende editoriali hanno usato poco il capitolo di spesa messo a disposizione dal governo per le stabilizzazioni lavorative”.

NON APPLICATO. Costante: “Abbiamo di fronte un’opera di ricostruzione contrattuale partendo dalla fotografia della situazione, con fiducia nel percorso che abbiamo di fronte, ma nel rispetto del contratto attuale che abbiamo firmato insieme e che, troppo spesso, nella realtà non viene applicato correttamente”.
L’incontro si è chiuso con l’idea condivisa di creare tavoli di approfondimento specifico su ogni tema contrattuale.

Al tavolo erano presenti, per gli editori, il responsabile del Dipartimento sindacale Stefano De Alessandri, il Direttore generale Fabrizio Carotti e il Responsabile area lavoro e welfare Stefano Scarpino. Per la Fnsi era presente la giunta federale.

(nella foto, Stefano De Alessandri)

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