Gli anniversari sono una strana cosa. Servono a celebrare qualcosa, ma per avere un senso dovrebbero corrispondere a una cifra tonda, dieci, cento anni. Già cinque o cinquanta risultano meno prestigiosi. Magari si può considerare 500. 

Ma sessanta? I due più grandi giornali italiani però hanno deciso che i sessant’anni deIla Nutella, che sarà pure un mito (per Nanni Moretti, soprattutto), ma è comunque un marchio commerciale, vadano rimarcati. Nutella, fiore all’occhiello Ferrero, la famiglia più ricca d’Italia.

Giovedì 18 aprile la Repubblica dedica un richiamo in prima pagina e l’intera pagina 21 all’evento: “In quel barattolo c’è un po’ di felicità”: “Tuffarsi lì, che meraviglia, che libidine, slurp, gnàm. E queste nuvole di cacao polverizzate nell’aria profumatissima che invade la città, cirri di nocciole volanti, cumuli di cioccolato vagante. Il regno di Nutella è sogno, sensualità, memoria, gusto, vista tatto, olfatto. È il rombo dei tir che ogni giorno vanno e vengono dal cuore spalmabile delle Langhe e dell’Italia, da 60 anni esatti”. 

Il giorno dopo, 19 aprile, Il Corriere della Sera affronta la materia da un altro punto di vista, allargando molto lo sguardo. Il prestigioso -ma molto saltuario- collaboratore Mario Calabresi, già Direttore di Stampa e Repubblica, oggi amministratore delegato di Chora Media (podcast), racconta l’incontro tra Maria Franca Fissolo Ferrero e Michele Ferrero, 50 anni di vita insieme: “Lui mi corteggiava e io gli confessai: non amo il cioccolato”. Tra i ricordi più cari, “quel pomeriggio che Michele, in due ore, si inventò il nome Nutella”. Grande richiamo con foto in prima e due pagine, la 26 e la 27.

(lavipera)

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