Nemo propheta in patria. Il Gruppo Rcs ha chiuso l’anno con ricavi consolidati a 828 milioni, in lieve calo rispetto al 2022 (845 milioni). Il risultato netto è stato di 57 milioni, in aumento dai 50,1 dell’esercizio precedente. Il 26,3% del fatturato totale è attribuibile a ricavi digitali. Eppure, leggendo il Corriere Economia si scopre che il Presidente Urbano Cairo è sceso al 13° posto della Top Manager Reputation, la graduatoria che prende in esame l’identità digitale calcolando l’impatto reputazionale. Peggio di lui -fra i top 15- solo De Meo di Renault e Labriola di Tim. La classifica comprende comunque 180 posizioni.

Si tratta naturalmente di approfondire il modello di calcolo, basato su oltre 100 parametri, ma resta la curiosità di capire come mai alla discesa di Cairo di due posizioni corrisponda un salto di sette di Miuccia Prada “grazie ai numerosi articoli sulla sua vision e i suoi successi”. Articoli pubblicati magari, ironia della sorte, proprio sul sul Corriere di Cairo.

La Top Manager Reputation non è farina del sacco del Corriere, si tratta di un prodotto esterno, curato da Andrea Barchiesi, che si definisce “ingegnere elettronico prestato al marketing e alla comunicazione, esperto della reputazione digitale e web intelligence”.

Nel pezzo che accompagna la classifica vengono spiegati i motivi delle prime posizioni, ma non c’è alcuna spiegazione sulla posizione di Cairo.

Si può segnalare, in questo caso, che il Presidente del gruppo non interviene direttamente sui contenuti per glorificarsi.

(lavipera)

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