Intelligenza artificiale, esodo biblico di esperienze e competenze dalle redazioni, editori assetati di tagli e prepensionamenti di massa, precari e surrogati artificiali finalizzati ad un’informazione senza qualità, che ha abolito la verifica delle fonti, dissipato autorevolezza e credibilità del lavoro giornalistico. Questo lento degrado dell’informazione è direttamente proporzionale alla crescente fuga dei lettori dai giornali e da quelle piattaforme digitali che rispettano regole di qualità e completezza. Il risultato deprimente è un inesorabile “suicidio” dell’editoria. E quelli che staccano i fili sono innanzitutto gli editori, che in Italia tecnicamente non esistono, ma sotto le mentite spoglie dell’editore sono coloro che fanno affari altrove mentre si dilettano, indisturbati o consapevolmente spalleggiati dal potere politico di turno, a fare strame della democrazia nel nostro Paese.
Non è per fortuna ovunque e comunque così, ma ci manca pochissimo.

g.giov2011@gmail.com

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