I giornalisti di Condé Nast Italia hanno proclamato lo stato di agitazione e uno sciopero a oltranza a partire da lunedì 4 marzo, qualora l’azienda non ritiri la dichiarazione di esuberi e non faccia chiarezza sui piani per il futuro.

“Condé Nast Italia -dice una nota sindacale- ha comunicato nuovi esuberi, senza che sia stato dichiarato alcuno stato di crisi e senza che sia stato condiviso alcun piano industriale e/o editoriale, inquadrando piuttosto i tagli all’interno di un’operazione di efficientamento richiesta dagli Stati Uniti. Dove stiamo andando?”.

Dal 2021 -ricordano i giornalisti del Gruppo- è in atto una vasta riorganizzazione internazionale che è costata un altissimo numero di uscite tra giornalisti e grafici editoriali. Ad oggi in Condé Nast i giornalisti sono solo 44 distribuiti su 6 testate mentre il corpo dei grafici editoriali è stato ridotto costantemente e pesantemente: “L’azienda richiede qualità e autorevolezza dei contenuti, e dice di supportare il ‘grande giornalismo’, ma nel contempo pensa di poter fare a meno di altri professionisti”.

Comitato di redazione e Rappresentanza sindacale unitaria ricordano i pesanti carichi lavorativi e si teme ancora una volta che gli “esuberi” anticipati come soppressione di specifici ruoli vengano poi nei fatti rimpiazzati da figure esterne con altro tipo di contratto, come è ormai prassi consolidata del Gruppo.

Condé Nast Italia pubblica Ad, Condé Nast Traveller, Gq, La cucina italiana, Vanity Fair, Vogue Italia e Wired.

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