(A.G.) Ventotto dicembre, Aula di Montecitorio. I lavori si fermano e il vicepresidente Giorgio Mulé dice: ”Prima di votare, colleghi consentitemi di salutare una persona che da quasi un quarto di secolo ha seguito le vicende del Parlamento: il giornalista Francesco Bongarrà, che dal 1° gennaio è chiamato a un altro incarico, un alto incarico, Direttore dell’Istituto italiano di Cultura a Londra. Lo salutiamo ringraziandolo per questi 25 anni che ha trascorso qui alla Camera”. 

Ha scritto Bongarrà su Linkedin: “E poi succede quello che non ti aspetti. Succede che stai preparando in Aula le ultime notizie della giornata da trasmettere sulla Manovra, quando senti che il presidente di turno ti saluta. Sì, sta salutando proprio te, che dopo venticinque anni vai a fare altro nella vita. E succede che in Aula tutti, ma proprio tutti, come altre volte ho scritto per gli ospiti in tribuna a Montecitorio e oggi leggo sul resoconto stenografico dell’assemblea, ‘si levano in piedi ad applaudire’: da destra e da sinistra. Lo considero per me il miglior viatico. E per l’agenzia Ansa un nuovo riconoscimento da parte del Parlamento italiano”. 

ospite accogliente

In tutti questi anni Francesco Bongarrà -per molti Ciccio (non sappiamo quanto l’abbreviazione gli faccia piacere)- è stato parte di Montecitorio. Un ospite non altezzoso, ma accogliente, una guida per chi arrivava in quel maestoso (e un po’ decaduto) Palazzo senza conoscerne i fondamentali. E’ stato un compagno di viaggio in tutto il mondo -dolce, spassoso, malinconico- per i giornalisti di tutti i media. 

Il curriculum di Francesco è una miniera di sorprese. Cinque lingue ben parlate, per cominciare: italiano, inglese, tedesco spagnolo, francese. Ufficiale della Riserva selezionata dell’esercito con il grado di Capitano e consulente per i settori new media e social network e comunicazioni sociali dell’Ufficio Comunicazione e Informazione dell’Esercito italiano. Coach di public speaking. Docente di Giornalismo parlamentare alla Lumsa. Docente di Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico a Messina. Docente al master in Lobby e relazioni istituzionali alla Lumsa e a Tor Vergata. Ambasciatore straordinario e plenipotenziario (non residente) della Repubblica di San Marino nella Repubblica del Perù. Presidente dell’Autorità Garante per l’Informazione di San Marino.

 osservatore romano

Francesco è nato a Palermo, quasi 50 anni fa. A Palermo si è laureato in Giurisprudenza, da Palermo ha fatto il corrispondente dell’Osservatore Romano e della Radio Vaticana, il corrispondente dalla Sicilia per il Times di Londra, dove ha anche lavorato, nel 1996, al desk esteri. Poi, Capo ufficio stampa del Comune di Palermo, portavoce del Sindaco Leoluca Orlando. All’Ansa dal 2001, giornalista parlamentare. Nel 2003 corrispondente da Berlino, nel 2008 da Tokio, nel 2009 e 2010 da Buenos Aires, nel 2015 da Londra, nel 2016 di nuovo a Berlino. Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Militare Ordine di Malta. Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica.
Ora è stato scelto dal ministero degli Esteri come Direttore dell’Istituto italiano di Cultura di Londra, dove da molti anni è di casa: tiene lezioni di Comunicazione di crisi all’Imperial College ed è Senior Visiting Fellow alla Bayes, la Business School nella City.
Francesco Cossiga, anche lui appassionato di Gran Bretagna, chiamava Bongarrà “the Siculo-Scotsman”. 

Nel curriculum non si parla di un’altra passione, la musica. Ma alla fine delle serate in trasferta, nelle ambasciate, è stato spesso ascoltato suonare il piano e cantare un vasto repertorio, dal classico al pop. 

(nella foto, Francesco Bongarrà)

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