di ANDREA GARIBALDI

Voi che ogni giorno usate WhatsApp per parlare con tutti, andate su “aggiornamenti” di WhatsApp, scorrete fino in fondo, andate su “trova canali”, e scoprirete un mondo nuovo. C’è il canale della Roma, c’è quello della Gialappa’s, c’è Don Cosimo Schena da Brindisi, “poeta dell’Amore di Dio”. Ma ci sono anche New York Times, Financial Times, The Times of India e Corriere della Sera, Repubblica, Il Post. 

Insomma, anche l’applicazione di proprietà di Meta (già Facebook), usata da più di due miliardi di abitanti della Terra, è entrata nell’informazione, dando la possibilità a tutti, anche quindi ai media, di aprire un canale consultabile gratuitamente. 

video e sondaggi

E pian piano, uno dopo l’altro, i media si sono fatti avanti. Tutto è partito dall’estate 2023, siamo agli esordi, più o meno timidi, editori e giornalisti cercano di capire come può funzionare, ma è difficile decidere di non partecipare a un’occasione con così tanti seguaci. Sui canali si possono inviare testi, foto, video, adesivi, sondaggi. La cronologia resta visibile per trenta giorni, i canali non sono protetti da crittografia end to end, quella che esiste per i messaggi privati e li rende illeggibili al di fuori di singoli o gruppi coinvolti nelle conversazioni. I canali sono “one way”, vale a dire che il pubblico non può rispondere o dialogare. 

L’organizzazione Nieman Journalism Lab ha chiesto a tredici testate come si stanno comportando su WhatsApp e quanto ritengono che sia utile. Il Financial Times, per fare un esempio, ha aperto un canale generale a settembre e uno solo sulla guerra Israele-Hamas a ottobre. Il primo ha 69.700 followers, quello sulla guerra 24.300. “Abbiamo impiegato un anno per raggiungere 35mila followers su Telegram, qui sono bastate due settimane per raggiungere lo stesso numero”, dice Rachel Banning Lover, capo dei social media e sviluppo della testata. Spiega che WA sembra “il posto giusto per raggiungere nuove audiences”, che al momento vengono offerte storie che coprono gli avvenimenti principali del giorno, “in modo che chi legge solo il canale si può considerare ben informato”. Sotto a ciascun post c’è il link al servizio del giornale sull’argomento: per chi vuole saperne di più. 

latinoamericani in Usa

Il New York Times ha 4milioni e 617mila followers sul canale generale. Più 1 milione e 132mila sul canale giochi, 1 milione e 38mila sul canale cucina, 472mila per il canale di “vendite raccomandate”.

“È una chance per estendere il pubblico fuori dagli Stati Uniti”, dice Jake Grovum, capo delle iniziative fuori dalla piattaforma centrale del giornale. Vox pubblica una o due storie del giorno e qualche storia importante per la vita quotidiana. Il sito Factchequeado, pubblicato in spagnolo negli Stati Uniti, usa anche il canale WA per svelare i falsi, come quelli che danno ancora in vita la cantante Selena Quintanilla, uccisa dalla responsabile del suo fan club, o che suggeriscono di spegnere il telefonino la notte per evitare pericolose radiazioni. O per dare informazioni utili alla comunità latinoamericana, come il fatto che la disoccupazione dei latini è al 4,6 per cento contro il 3,8 della popolazione globale negli Stati Uniti. Al momento ha solo 2400 followers.

Spiegano a Univision Noticias (328mila followers), sempre rivolto alla comunità Usa di lingua spagnola, che il canale WA offre al pubblico un senso di esclusività e intimità e alla testata un modo per sentirsi più vicino a un pubblico che già conosce molto bene la piattaforma. Pubblicano breaking news e informazioni su immigrazione e salute. La Cnn in spagnolo offre le “5 notizie che dovete sapere oggi”: 1. Mille morti in un mese per la guerra tra Israele e Hamas; 2. I momenti chiave della testimonianza di Trump nel giudizio per frode a New York; 3. Zelensky invita Trump in Ucraina; 4. Perché l’Esercito di Liberazione Nazionale non ha liberato il padre di Luis Diaz; 5. Consumare marijuana aumenta il rischio di attacchi cardiaci, dicono o alcuni studi.

cosa è successo

The Times of India ha ben 7 milioni e 362mila followers e intravede attraverso WA l’opportunità di nuovi ricavi tramite pubblicità rivolta a utenti specifici e a contenuti sponsorizzati. 

In Italia la comunità più grande è stata per ora raccolta su WhatsApp da Tgcom24 (1 milione e 200mila), poi vengono Fanpage (669mila) e RaiNews 604mila. In sordina per ora le testate più prestigiose: l’Ansa è a 82mila, Repubblica a 66mila, il Corriere a 48mila, il Sole a 40mila. Repubblica mette sul suo canale “Cosa è successo oggi 12 novembre: Taglio cuneo, rischio boomerang sulle buste paga; Netanyahu: ‘Possibile accordo sugli ostaggi’; Melvin Schlein, padre di Elly: ‘La rappresaglia un errore strategico di Israele’; Sciopero generale 17 novembre, Salvini: ‘Capricci di Landini’; Sinner, buona la prima alle Atp Finals: ‘Contro Tsitsipas sono stato perfetto'”. Più il link per chi voglia approfondire. Il Corriere è fermo al 7 novembre, con il pezzo dello scrittore israeliano Eskol Nevo: “Noi, il male e la sfida non farci contagiare”. 

Interessante è il lavoro di una testata nata e vissuta su Instagram come Torcha, che pubblica 3 notizie al giorno di differente peso. Dieci novembre: i biglietti aerei di dicembre sono i più cari degli ultimi 10 anni; le partite Iva potranno versare la seconda rata dell’imposta sui redditi entro gennaio 2024; tra il 2022 e i primi mesi del 2023 in Italia sono stati piantati quasi 3 milioni di alberi.  

Ha aperto un canale WhatsApp anche Giorgia Meloni, che ha raccolto finora 107mila followers. Ma questo non c’entra tanto con l’informazione. 

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