Per la serie Intelligenza artificiale in redazione: il Corriere delle Sera dal mese di ottobre offre ai lettori la possibilità di ascoltare i duecento articoli che ogni giorno vengono pubblicati su corriere.it. Basta cliccare il player all’inizio del testo, sotto titolo e foto e partirà la lettura del pezzo prescelto. E’ possibile accedere dallo smartphone, dal tablet e dal computer.

Gli articoli sono letti da una “voce neurale” generata da un’Intelligenza artificiale. Ma non si tratta di voce sintetica, basata sulla tecnologia “text to speech”. Il Corriere ha scelto di partire da voci effettivamente “umane”. Sono stati effettuati provini  con attori e sono scelti Elena Andreoli e Domenico Galati. Dopo decine di ore di registrazione e di addestramento, IA stata in grado di riprodurre in maniera perfetta il tono e lo stile di lettura dei due speaker. Agli ascoltatori sembrerà che ogni articolo sia stato davvero letto dai due attori. 

Per arrivare a questi risultati, il Corriere ha collaborato con Readspeaker, azienda del settore della sintesi vocale. 

La versione audio degli articoli permette anche a vedenti e ipovedenti di accedere alle notizie del Corriere, senza dover ricorrere a una voce eccessivamente meccanica e innaturale. 

Si possono evidenziare alcuni elementi. Anche se proveniente da modelli “umani” la voce di AI è pur sempre un po’ monotona e priva dell’interpretazione che proviene da un lavoro propriamente umano. Far leggere ogni giorno tutti gli articoli a veri interpreti avrebbe avuto un costo che probabilmente non avrebbe permesso l’attivazione del servizio. L’Intelligenza artificiale sottrae in ogni caso posti di lavoro, pur creandone altri (quelli dell’azienda Readspeaker, ad esempio).

(nella foto, Elena Andreoli)

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