“No al taglio unilaterale dei compensi”. La Federazione nazionale della Stampa italiana denuncia quanto sta accadendo all’agenzia Agi, “che in questi giorni ha comunicato a decine di suoi collaboratori la riduzione secca della retribuzione. Le tariffe, in media, sono passate da 15 a 10 euro lordi a pezzo”.

La Fnsi invita l’azienda “a ritirare questa iniziativa brutale nel metodo e nella sostanza. Si tratta di lottare contro il precariato e contro lo sfruttamento dilagante in tutto il settore dell’editoria. L’equo compenso – sostiene la Federazione della Stampa – deve diventare una battaglia condivisa per garantire condizioni di lavoro dignitose a garanzia della qualità e della libertà dell’informazione”. 

Nei giorni scorsi, con una lettera a circa 80 collaboratori, era stata avviata la creazione di un Coordinamento dei collaboratori Agi. In un comunicato i promotori hanno denunciato “il taglio dei compensi del 33 per cento, passati da 15 a 10 euro lordi. Molti si sono trovati gli importi decurtati a contratto in corso oppure a sorpresa nel rinnovo annuale”.

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