Due noti conduttori del canale tv della destra favorevole alla Brexit GB News, Dan Wootton e Laurence Fox, sono stati sospesi dall’emittente. Motivo: le dichiarazioni sessiste pronunciate nei confronti della giornalista Ava Evans. Lo riferisce l’Ansa da Londra.

A prendere di mira Evans è stato Fox, anche attore e musicista. Anziché commentare alcune dichiarazioni critiche della corrispondente politica del giornale online Joe sulla proposta di un deputato conservatore di creare un “ministero per i diritti degli uomini”, ha discusso sull’aspetto fisico della donna. Ha spiegagto perché la ignorerebbe in un bar: “Mostrami un uomo single che si rispetti a cui piacerebbe andare a letto con quella donna, mai e poi mai”, ha affermato durante il programma di Wootton. E Wootton ha riso dopo quelle parole insieme al collega.

La diretta interessata si è detta “disgustata” da quelle parole. GB News si era limitata in un primo tempo a sospendere Fox, ma poi ha deciso di avviare un’inchiesta interna ed esteso la sanzione anche a Wootton. Quest’ultimo è stato di recente accusato di aver offerto segretamente ai suoi colleghi del Daily Mail, ricorrendo a uno pseudonimo, decine di migliaia di sterline in cambio di materiale sessuale. E anche il tabloid con cui collaborava come editorialista lo aveva sospeso. Per accuse simili è finito anche al centro di una inchiesta condotta dal suo ex editore, il gruppo News Uk di Rupert Murdoch, per il quale aveva lavorato come esperto di celebrità. 

Sospeso anche il commentatore Calvin Robinson: estraneo alla faccenda, ma intervenuto sui social, in polemica con l’azienda per difendere gli altri due colleghi. Robinson annunciava di non voler più partecipare al talk show tolto a Wootton finché questi non fosse
stato riammesso in video. E accusava i vertici dell’emittente di essersi fatti “spaventare dall’aggressione progressista” della “teppaglia woke”, oltre che dall’inchiesta parallela avviata su Gb News – dopo le denunce di 7000 spettatori
– dall’Ofcom: autorità indipendente di regolazione dei media nel
Regno.

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