“Chi l’ha visto?” (Rai 3), “Zona Bianca” (Rete 4), i telegiornali Mediaset, “La Vita in diretta” (Rai 1). Tutti chiamano Luciano Tancredi, direttore del Tirreno di Livorno, per chiedere di utilizzare due filmati importanti per il caso di Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa a Firenze dal 10 giugno.

I due filmati risalgono ad alcuni giorni prima del 10 giugno. Sono ripresi entrambi nell’hotel Astor, la struttura occupata dove la famiglia di Kata vive. Nel primo di vedono (non a figura intera) alcune persone e si ode la voce di una bimba che grida: “Basta! Basta!”. La mamma di Kata ha affermato in tv che si tratta della voce di sua figlia. Nel secondo si vede lo svolgimento di una lite, c’è una donna che grida e altre persone che cercano di fermarla: batte contro una porta, vuole entrare e a un certo punto qualcuno le dà le chiavi. La vicenda è piena di misteri e i due video aiutano a capire il clima in cui si è svolta.

I video sono stati trovati dal cronista del Tirreno Matteo Leoni. Dall’inizio della vicenda Il Tirreno che pubblica pagine di cronaca di Firenze dal 1° luglio 2022 ha investito le sue forze sul caso. Leoni, Paolo Nencioni, Valentina Tisi, Rita De Blasio e Leonardo Borghesi, guidati dal capo della redazione Mario Neri hanno presidiato la zona dell’Hotel Astor, con buoni risultati informativi anche rispetto a realtà più grandi come La nazione, Il Corriere della Sera Firenze e la Repubblica Firenze.

E’ stato ripubblicato anche un video da TikTok realizzato con l’Intelligenza artificiale in cui di Kata fa un appello a dare notizie per collaborare al suo ritrovamento e questo ha avuto finora 50 mila visualizzazioni. Sommando tutti i contenuti su Kata pubblicati negli ultimi dieci giorni Il Tirreno online ha collezionato 500mila pagine viste.

Professione Reporter

(nella foto, Kata nel video realizzato con l’Intelligenza artificiale)

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