Sguardo. Abbraccio. Bacio. 

Sono i nomi dei tre nuovi abbonamenti proposti dal manifesto ai suoi lettori. Tutti i proventi saranno destinati a due progetti: il manifesto tv e il manifesto città. Televisione e cronache locali. L’intera campagna si chiama “Amore”.

“Sguardo” per 19 euro offre il manifesto digitale per un mese più la membership per tre mesi. “Abbraccio”, 39 euro, digitale per 3 mesi, membership per tre mesi. Bacio per 79 euro, postale e digitale per tre mesi, memebership per tre mesi.

festival delle inchieste

Manifesto tv è un progetto che costa 50mila euro e potenzia esperimenti già avviati negli ultimi mesi: assemblee fra lettori e giornalisti, diretta della vittoria di Elly Schlein alle primarie Pd. Quindi, più dirette video, dialogo con i sostenitori, sviluppo di una tv di comunità. Possibilità di un festival che premi inchieste tramite corto o lungometraggi.

Il manifesto città prevede l’apertura di una cronaca di città o regione, per essere replicata -in caso di buoni risultati- nelle altre regioni. Per il momento solo digitale, poi -con una risposta positiva- anche sulla carta. Costo previsto 110mila euro.

Oggi la raccolta per i due progetti è a 11.819 euro.

cinquantadue anni

La campagna è riservata anche a chi è già abbonato, proprio perché mirata a finanziare  i due progetti speciali. Chi è già abbonato può comprare i tre abbonamenti e regalarli. 

Questa iniziativa arriva quando il manifesto compie 52 anni. Il 28 aprile 1971 usciva in edicola come quotidiano, dopo l’esperienza della Rivista e la radiazione del gruppo dal Pci nel 1969. “Un giornale comunista”, scriveva Luigi Pintor in prima pagina, con una certa aria di sfida verso l’Unità e verso il partito da cui era stato cacciato insieme ad altri dopo l’invasione sovietica di Praga. 

“mari mossi e vele forti”

Scrive il collettivo del manifesto: “Siamo il più antico giornale di sinistra del nostro paese, e già questo sarebbe un buon motivo per festeggiare insieme a coloro che  per mezzo secolo ci hanno sostenuto, incoraggiato o criticato, condividendo con noi queste pagine e questo impegno. Il giornale è alle prese con grandi cambiamenti. La crisi delle edicole, il boom del digitale, la frammentazione delle identità di ciascuno in piccoli pezzetti controllati dagli algoritmi e dalle Intelligenze Artificiali. Navighiamo mari mossi. Ma abbiamo vele forti: lettrici e lettori. E’ sulla nostra comunità allargata di persone informate, generose, impegnate, con una storia e una testa sulle spalle, che facciamo leva per arrivare in porto ogni giorno”.

(nella foto, Luigi Pintor) 

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