(di francesco garibaldi)

Culto della vittoria e rabbia per la sconfitta, successi epici e fallimenti miserabili, medaglie insperate e ombre di doping, rivalità storiche e scontri politici. Ma non solo: da quando il barone Pierre De Coubertin ne fondò la versione “moderna” nel 1896, le Olimpiadi, “atlante di umanità”, sono anche “amore”.  E sono sette le storie d’amore, nate o accelerate dalle edizioni dei Giochi, che Valerio Piccioni, firma romana della Gazzetta dello Sport, ha selezionato nel suo ultimo libro “Baci olimpionici. Storie d’amore e di medaglie d’oro” (edizione Zolfo). 

aneddoti e passione

Il volume, con prefazione di Lia Capizzi (ora alla Domenica Sportiva, dopo un lungo periodo a Sky Sport), racconta con aneddoti unici e passione, storie di personaggi che sono entrati nella vita dell’autore. 

Non c’è nessun italiano tra i protagonisti di queste “liaison olimpiche”, accompagnate da contestualizzazioni storiche e politiche, perché -come scrive Piccioni- “l’Olimpiade non può essere bugiarda e, nonostante le mille ipocrisie come ‘la politica fuori dallo sport’, i Giochi somigliano a uno specchio dove il mondo guarda sé stesso e i suoi mille guai”.

mondi lontanissimi

Il viaggio parte da Berlino 1936, e dalla coppia Glenn Morris (asso USA del decathlon) – Leni Riefensthal (attrice e regista “tra le donne più famose del Reich”, nonché vicina al Fuhrer) per arrivare ad Helsinki 1952. È in Finlandia che prende infatti forma il bacio “da copertina” tra Emil Zatopek e Dana Ingrova, atleti cecoslovacchi, maratoneta e mezzofondista lui e lancio del giavellotto lei. Colleghi in pista, marito e moglie a casa, nei primi anni della Guerra fredda in cui bisogna scegliere da che parte stare: sono Olga Fikotova e Harold Connolly, figli di mondi agli antipodi (Praga lei, Boston lui) che si incontrano a Melbourne 1956. 

Dal celebre matrimonio nel bel mezzo di Città del Messico 1968 tra la ginnasta Vera Caslavska e il mezzofondista Josef Odlozil, entrambi cecoslovacchi, si passa alla storia dei nuotatori della Germania Est Kornelia Ender e Roland Matthes, Montreal 1976.

essere innamorate

Alfredrick Alphonzo “Al” Joyner (salto triplo) e la velocista Florence “Flo” Griffith vincente a Seul 1988, conducono diritti a Tokyo 2020, che regala il bacio tra le due fidanzate dello sport USA Megan Rapinoe (calciatrice) e Sue Bird (cestista), dopo la vittoria di quest’ultima nella finale del torneo olimpico di basket, una coppia che ha “sdoganato tabù, strillando al mondo che non c’è nessuna vergogna da provare nell’essere innamorate”. 

Valerio Piccioni ha seguito da cronista otto Olimpiadi. Per la Gazzetta dello Sport segue principalmente la politica sportiva e lo sport a Roma, oltre all’atletica e al calcio. Podista amatoriale, nel 2000 ha inventato con alcuni amici la Corsa di Miguel, gara dedicata al maratoneta e poeta argentino Miguel Benancio Sanchez, che raduna centinaia di podisti nella Capitale e gli è valso il titolo di “Cittadino illustre” di Buenos Aires.

LASCIA UN COMMENTO