I guai del passaggio dall’Inpgi all’Inps, avvenuto ufficialmente il 1° luglio 2022. Sono circa 150 -secondo fonti Inpgi- i giornalisti che non hanno ricevuto ancora la pensione di luglio sui loro conti correnti. Nella seconda metà di maggio centinaia di pensionati hanno ricevuto una lettera dell’Inpgi che chiedeva di inoltrare tempestivamente le coordinate bancarie di un conto corrente “di cui Lei risulti titolare o contitolare”. Nonostante da anni ricevessero la pensione sullo stesso Iban. Hanno inviato di nuovo l’Iban: per alcuni tutto si è risolto, per 150 a luglio la loro pensione è comparsa sul sito dell’Inps, ma non è mai approdata nei rispettivi conti correnti. 

Difficile ottenere spiegazioni: da molti mesi all’Inpgi hanno smesso di rispondere al telefono, perché -motivo ufficioso- gli impiegati sono troppo impegnati nell’espletamento delle pratiche per il passaggio all’Inps. Alcuni dei senza-pensione hanno deciso di scrivere all’Ente e hanno ricevuto l’informazione che il loro Iban “non ha superato i previsti controlli di titolarità sul quale sia possibile effettuare il pagamento della sua pensione”.

uffici postali

Come se l’Inps riconosca per i pagamenti alcune banche e altre no. Nel frattempo, mentre si attende di risolvere il problema dell’Iban fantasma, l’Inps ha accreditato la pensione dei 150 presso gli uffici postali. Intanto, il personale dell’Inpgi, metà del quale sarà trasferito all’Inps, negli uffici romani di via Nizza, sta esaminando e cercando di risolvere uno per uno i singoli casi, nei quali gli Iban utilizzati da anni non sono stati riconosciuti dal nuovo sistema Inps.

Seconda questione. La delibera con cui l’Inpgi a giugno 2021 aveva deciso di effettuare piccoli risparmi, in vista del salvataggio dell’Ente che sarebbe dovuto essere affidato all’ingresso dei “comunicatori”. La delibera -si disse- sarebbe diventata operativa, solo nel caso della “soluzione comunicatori”. Quindi, prelievo dell’uno per cento dagli stipendi dei giornalisti attivi e dell’uno per cento dalle pensioni; riduzione del cumulo consentito fra pensione e lavoro autonomo da 22mila a 5.000 euro. La storia è andata in un altro senso, il governo a fine 2021 ha deciso di far assorbire l’Inpgi dall’Inps, ma la delibera era stata approvata dal consiglio di amministrazione Inpgi senza attendere l’ok all’ingresso dei comunicatori.

assurdo cumulo

Ad inizio 2022 Inpgi ha “sospeso” la delibera, ma il ministero del Lavoro (che vigila su tutti gli atti degli enti di previdenza) ha prima chiesto un parere all’Avvocatura dello Stato e prima che questo venisse espresso ha avallato la delibera. Ora l’Avvocatura dello Stato ha stabilito che per sei mesi (dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, gli ultimi sei mesi di vita di Inpgi 1) il prelievo dovrà avvenire. Cinquanta euro al mese circa per una pensione di cinquemila euro, che andranno a finire nel mare magnum del deficit Inpgi (200 milioni di euro l’anno circa, negli ultimi anni). Quanto al nuovo cumulo di massimo 5.000 euro, per i sei mesi dal 1° gennaio al 30 giugno 2022, sarà in vigore. Misura del tutto assurda, visto che ora il regime Inps non prevede alcun tipo di divieto di cumulo. 

Nei siti dell’Ordine dei giornalisti, dell’Inpgi, della Fnsi non si trova alcuna notizia su questa vicenda. 

(nella foto, il ministro del Lavoro, Andrea Orlando)

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