TikTok ha promesso di bloccare i contenuti che promuovono rimedi fasulli a base di erbe per indurre l’aborto. Lo ha fatto all’indomani della decisione del giugno 2022 della Corte Suprema degli Stati Uniti di ribaltare la sua storica sentenza Roe v. Wade del 1973 che garantiva il diritto all’aborto e a seguito della crescente attenzione dell’opinione pubblica sul tema. Tuttavia, un’analisi di NewsGuard, l’organizzazione di giornalisti che monitora i siti d’informazione, ha identificato 102 video che promuovono soluzioni fai-da-te per abortire che, al 19 luglio, erano ancora presenti sulla piattaforma. Questi contenuti hanno ottenuto complessivamente circa 18,1 milioni di visualizzazioni e 3,3 milioni di like.

Quando la diffusione di contenuti sull’aborto fai-da-te ha raggiunto il suo apice, alla fine di giugno 2022, TikTok si è impegnata nella rimozione dei video che promuovono metodi “naturali” o “a base di erbe” per abortire. A metà luglio, un portavoce di TikTok ha dichiarato a NewsGuard che i video che consigliano soluzioni fa-da-te a base di erbe per abortire violano le linee guida della community, aggiungendo che tali contenuti erano stati rimossi dalla piattaforma.

nei primi giorni

Tra i post segnalati da NewsGuard:

  • Un video del 26 giugno 2022, che ha ottenuto 738.000 visualizzazioni, che inizia con l’affermazione “Cibi che possono causare un aborto spontaneo!”: papaia, semi di sesamo e pesce ad alto contenuto di mercurio.
  • Un video del 25 giugno 2022, che ha ottenuto 268.000 visualizzazioni, che include gli hashtag #roevwade e #womenpower e si conclude con l’affermazione: “Vuoi sapere un segreto??? Tè all’artemisia e vitamina C”.
  • Un video del 25 giugno 2022, che ha ottenuto 12.600 visualizzazioni, che elenca una serie di erbe e afferma: “ATTENZIONE PERSONE CON UTERO tenete un po’ di queste cose in casa nel caso in cui dobbiate abortire: tanaceto, tuia, cartamo, ginestra, ruta, angelica, ARTEMISIA, assenzio, achillea, mentuccia, o ORIGANO ANANAS E PAPAIA NEI PRIMI GIORNI”.

ortografia errata

Una tattica utilizzata per aggirare i sistemi di moderazione di TikTok, nota come “leetspeak”, si affida all’utilizzo di un’ortografia volutamente errata o alla sostituzione di lettere con caratteri speciali per evitare che le parole chiave vengano riconosciute dalla piattaforma. Ad esempio, secondo l’analisi di NewsGuard, cercando su TikTok l’espressione “natural abortion” (“aborto naturale”), non si trova alcun contenuto: la ricerca genera il messaggio “Nessun risultato trovato”. Utilizzando invece “natural ab0rti0n” e “natural aborshun” si ottengono centinaia di risultati. Allo stesso modo, l’espressione “herbal abortion” (“aborto a base di erbe”) genera il messaggio “Nessun risultato trovato”, ma con “herbal aborshun” si trovano centinaia di video.

Un’altra strategia è quella di “nascondere” i suggerimenti sui metodi fai-da-te per abortire all’interno di video che affrontano altri argomenti. Ad esempio, un video di TikTok del 24 giugno 2022 con oltre 4.400 visualizzazioni affermava: “Voglio davvero farmi il piercing al naso”, concludendo: “Qualcuno sa dove farne uno?”. Tuttavia, oltre a queste affermazioni, il video diceva anche: “il tè all’artemisia e la vitamina C possono favorire gli ab0rti [“ab0rti0ns”] naturali, per vostra informazione”.

ricerca su google

Altri utenti di TikTok fingono di mettere in guardia da alcuni rimedi casalinghi, allo scopo, in realtà, di promuoverli. Ad esempio, un video del 25 giugno 2022, con 198.000 visualizzazioni, afferma: “Ragazzi, per favore, non bevete il tè all’artemisia 🙁 Può portare a un aborto spontaneo”. Nella sua descrizione, il video è accompagnato dagli hashtag #womensrights #roevwade.

NewsGuard ha anche rilevato che, mentre la ricerca di alcuni termini direttamente sulla piattaforma non produce risultati, la medesima ricerca su Google consente agli utenti di aggirare la moderazione dei contenuti di TikTok e accedere liberamente ai video sulla piattaforma.

Ad esempio, mentre i termini di ricerca “Herbal abortion” (“Aborto a base di erbe”) sono bloccati sull’app e sul sito di TikTok, si può invece accedere ai risultati di ricerca semplicemente digitando “Herbal abortion TikTok” (“Aborto a base di erbe TikTok”) su Google. Questa ricerca porta gli utenti su una pagina che mostra come questi termini abbiano ricevuto 792 milioni di visualizzazioni complessive e che include 10 video, alcuni hashtag correlati e gli username degli utenti che hanno pubblicato video sul tema. 

prodotti amazon

Dei 102 video identificati da NewsGuard, 10 incoraggiano gli utenti ad acquistare prodotti da Amazon, in particolare il tè all’artemisia.

Gli esperti sconsigliano con forza alle donne di affidarsi a rimedi erboristici per indurre un aborto. “Non esistono rimedi erboristici che siano sicuri ed efficaci per indurre un aborto o prevenire una gravidanza, punto”, ha detto il primo luglio 2022 all’Associated Press Ryan Marino, tossicologo presso la Case Western Reserve University School of Medicine.

Se alcuni “rimedi” come la vitamina C in genere non sono pericolosi, altri possono rappresentare un serio rischio per la salute degli utenti. Ad esempio, secondo MedlinePlus, un sito gestito dalla National Library of Medicine degli Stati Uniti, le evidenze suggeriscono che, sebbene l’olio di mentuccia possa causare la contrazione dell’utero, ponendo così fine a una gravidanza, la “dose necessaria per provocare un aborto potrebbe uccidere la madre o causarle danni ai reni e al fegato per tutta la vita”.

rimedi pericolosi

La disinformazione che circola su TikTok non si limita alla promozione di rimedi per l’aborto naturale di efficacia non comprovata e potenzialmente pericolosi. Dalla pandemia di COVID-19 alla guerra tra Russia e Ucraina, le analisi di NewsGuard dimostrano come gli utenti di TikTok possano facilmente aggirare i sistemi di moderazione della piattaforma.

Al settembre 2021, TikTok ha registrato 1 miliardo di utenti mensili attivi, il 60% dei quali appartengono alla generazione Z, secondo i dati dell’agenzia pubblicitaria Wallaroo Media.

L’indagine di NewsGuard è stata curata da McKenzie Sadeghi e Valerie Pavilonis ed è stata pubblicata il 26 luglio 2022.

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