Consistente dose di nomine e trasferimenti ai piani alti del Corriere della Sera.

Con strascico polemico. Di genere.

Vediamo con ordine. Ecco le comunicazioni della direzione. Dal primo febbraio Mario Garofalo, sempre con la carica di caporedattore centrale vicario, si occuperà in particolare dello sviluppo e delle attività digitali delle Redazioni e dell’integrazione sempre più forte tra edizione di carta e web. Mario Porqueddu diventa caporedattore centrale e lavorerà con Luciano Ferraro (responsabile dell’ufficio) e con Fausto Brambilla (vicario dell’ufficio).

Fabio Cutri diventa caporedattore e capodesk delle Cronache nazionali. I suoi due vice saranno Giovanni Viafora e Alessandro Papayannidis, che diventa vice caporedattore. Al desk arriva da Bergamo Armando Di Landro.

Paolo Beltramin si trasferisce al desk di Corriere.it.

Renato Benedetto si trasferisce all’ufficio centrale di Roma.

Paolo Decrestina passa al desk del Politico a Milano, da vice caposervizio, con l’incarico di occuparsi dello sviluppo digitale.

Le nomine sono state comunicate a tutta la redazione. Alcune giornaliste hanno scritto commenti lapidari: “Tutti uomini”, “Mi stavo trattenendo: Arabia Saudita”. E’ stata linkata la pagina “Firme” del Corriere, dove ci sono 58 pezzi di uomini e 7 di donne, chiosando: “Eppure se un giorno, per un giorno, le giornaliste del Corriere smettessero di firmare ci sarebbero tanti vuoti in fondo agli articoli credo”. E subito: “Tantissimi vuoti…”. Ancora: “Nomine e spostamenti, dieci a zero, forse è un record”.

Il Corriere della Sera ha due vicedirettrici donne, Barbara Stefanelli (vicario del direttore Luciano Fontana) e Fiorenza Sarzanini, a Roma.

Professione Reporter

(nella foto, Mario Garofalo)

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