Fra i duemilacinquecento e i tremila esuberi. Il 25 per cento delle attuali risorse umane dell’Azienda, fra interni ed esterni. Li ha annunciati ai Comitati di redazione di Sky Tg24 3 si Sky Sport 24 l’Amministratore delegato Maximo Ibarra in un incontro, venerdì 9 aprile.

Non si tratta della diretta conseguenza della perdita di una parte dei diritti tv del calcio. Anzi, in base all’andamento finale dell’asta sulla Lega di serie A, gli esuberi potrebbero addirittura aumentare. Il problema è che Sky, acquistato dagli americani di Comcast, ha avviato una trasformazione digitale e un passaggio da media company -come è attualemnte- in piattaforma che mette a disposizione degli abbonati film, intrattenimento, documentari, calcio. Modello Netflix, insomma. L’Azienda ha comunicato che l’obiettivo è di governare gli esuberi con incentivazioni e ammortizzatori sociali.

asse strategico

I Cdr nel loro comunicato “condividono con l’Azienda la necessità di una trasformazione aziendale, per poter rimanere leader in un mercato in profonda trasformazione e con competitor che si affermano sullo scenario nazionale e internazionale”. Si dicono “però fortemente preoccupati per l’altissimo numero di esuberi, tra personale interno e esterno, che è stato annunciato” e “comunque lieti che l’Amministratore delegato Ibarra abbia detto che i telegiornali di Sky, Sky Tg 24 e  Sky Sport 24, restano un asse strategico e fondamentale, un punto di orgoglio dell’azienda, e che Sky rimarrà la Casa dello Sport.

“Visto che i tagli aziendali, è stato specificato, riguarderanno particolarmente i settori che verranno considerati non più strategici, e i nostri Telegiornali sono una indubbia eccellenza qualitativa e un punto di riferimento a livello nazionale, nell’annunciato dialogo con l’Azienda – che ci auguriamo inizi quanto prima e in maniera fruttuosa, consapevoli che il perdurare di un clima di incertezza sia nocivo per tutti –  ci confronteremo perché non venga perso nessun posto di lavoro giornalistico, particolarmente in questo periodo di emergenza nazionale”.

diciotto anni

Il timore fra i giornalisti Sky era che si procedesse a riduzioni di personale e di produzione anche nei settori News e Sport.

Gli appassionati di calcio intanto, attendono ancora di capire cosa succederà, cioè quanto dovranno spendere per vedere in tv le partite di campionato. L’asta per la cessione dei diritti televisivi da parte delle società di calcio non è finita, ma assegna comunque grande parte delle telecronache a Dazn, che lo scorso anno ne trasmetteva solo alcune.

Dunque per il triennio ’21-’24 i giornalisti di Sky perdono molti appuntamenti che costituivano la loro occupazione principale.

Nei giorni scorsi la redazione sportiva, con il Cdr, aveva espresso rammarico per le decisioni prese sui diritti del calcio e si diceva pronta “ad affrontare nuove sfide e nuovi eventi, con la stessa passione dimostrata da agosto 2003”. Sono infatti 18 anni che, dopo il lungo monopolio della Rai, Sky sempre aveva acquistato la parte principale del pacchetto (la Rai, volendo risparmiare, si era tirata indietro ed aveva comprato solo i mondiali e gli europei).

abbonati fidelizzati

Il settore del calcio si era così ingrandito, con dirette, spogliatoi e trasmissioni di commento. Ora la redazione sportiva chiede trasparenza, “compatibilmente con gli obblighi di riservatezza sulle eventuali trattative in corso, sui piani a medio e lungo termine, dopo aver appreso degli investimenti in serie televisive e intrattenimento dalle parole dell’amministratore delegato” e si dice convinta che l’azienda sia consapevole, come la redazione, “che lo sport e soprattutto il calcio siano stati fino a ora e saranno il principale motivo di fidelizzazione degli abbonati di Sky”.

(nella foto, Massimo Ibarra)

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