Google ha firmato accordi pluriennali con RCS Media Group, Sole 24Ore, Gruppo Monrif, Caltagirone Editore, il Fatto Quotidiano, Libero, Il Foglio, Il Giornale, Il Tempo, Ciaopeople, Edinet, Gruppo Corriere, Citynews e Varese web.

Gooole -scrive Primaonline– mette a disposizione di questi editori spazi sul nuovo formato Google Showcase. Gli editori sceglieranno gli articoli da diffondere e da Google il traffico sarà indirizzato sui siti delle testate. Google riconoscerà agli editori una remunerazione per gli articoli offerti. 

Questi nuovi accordi,  afferma una nota Google- firmati su base individuale, rappresentano un importante passo avanti nella relazione di Google con gli editori italiani e tengono in considerazione i diritti previsti dall’Articolo 15 della Direttiva Europea sul Copyright in relazione agli usi specifici online delle pubblicazioni giornalistiche (tali diritti non si applicano ai collegamenti ipertestuali e all’utilizzo di estratti molto brevi).

Commento dell’Associazione Stampa Romana: “La serie di accordi firmati tra Google e alcuni tra i principali editori italiani rappresenta un salto in avanti nel funzionamento del sistema editoriale italiano. Le parti monetizzano la direttiva europea sul copyright prima che lo Stato, come è accaduto in Francia e in Australia, intervenga per stabilire norme generali. Resta fuori da questa partita la ricaduta sui lavoratori”, cioè quello che riguarderebbe i giornalisti in termini di diritti, di asciugamento del precariato, di applicazione dei diritti connessi già previsti nel contratto di lavoro, di sostegno al settore radiotelevisivo, di trasparenza negli algoritmi del nuovo programma di notizie Google, Showcase: “Non è accettabile che scelte, il cui valore economico non è ancora noto, non abbiano un ritorno immediato per le giornaliste e i giornalisti italiani che con il loro lavoro, spesso sottopagato, contribuiscono allo sviluppo delle imprese editoriali e della stessa democrazia”.

scelte delle redazioni

Vediamo nel dettaglio l’accordo, prendendo a esempio Il Corriere della Sera e il suo editore, Rcs MediaGroup. Il Corriere ha pubblicato il 24 marzo una pagina per annunciare e spiegare la novità. Contenuti delle testate quotidiane del gruppo (Corriere, Gazzetta dello Sport, El Mundo, Marca e Expansion) saranno pubblicati su Showcase, il prodotto che Google ha varato lo scorso anno per offrire ai suoi utenti l’accesso ad alcuni contenuti giornalistici.

Showcase sarà visibile -nei prossimi mesi- a chi usa Google News (l’aggregatore di notizie di Mountain View) e, a breve, anche su Discover (il servizio di selezione di notizie interno all’app di Google per smartphone). Gli utenti troveranno alcuni contenuti prodotti e scelti dalla redazione del Corriere in un formato ideato per valorizzare i contenuti (con timeline, elenchi puntati, articoli correlati), e per consentire ai lettori di comprendere quale sia la fonte delle informazioni. Una volta cliccato sul contenuto mostrato nei prodotti di Google, il lettore verrà indirizzato sul sito del Corriere della Sera.

Accordi del genere sono stati già stipulati in altri Paesi: nelle scorse settimane, Showcase è stato lanciato in Gran Bretagna (tra i partner, Financial Times e Telegraph), Francia (Le Monde, Le Figaro, Liberation) e Australia (NewsCorp, il gruppo di Rupert Murdoch che pubblica, tra gli altri, Wall Street Journal e Times). Tra i primi giornali al mondo a firmare l’intesa, pochi mesi fa, c’erano anche Der Spiegel, Stern, Die Zeit (in Germania) e Folha de Sao Paulo (in Brasile).

cairo soddisfatto

“Siamo soddisfatti di aver raggiunto questo accordo che, regolando anche il tema dei diritti connessi, riconosce l’importanza dell’informazione di qualità e l’autorevolezza delle nostre testate”, ha detto Urbano Cairo, presidente e ad di Rcs. Si tratta, ha aggiunto, di “un nuovo tassello nella partnership con Google che valorizza i quotidiani Rcs e offre un ulteriore impulso alla crescita della nostra customer base, supportandola con una sempre più ampia copertura informativa”.

“Questo nuovo accordo rappresenta un importante passo avanti e conferma l’impegno di Google verso il mondo del giornalismo in Italia”, ha commentato Fabio Vaccarono, Vice president di Google e Managing director di Google Italy. “Grazie a questa partnership, le testate avranno accesso a nuove opportunità per valorizzare i propri contenuti e per aumentarne la profittabilità. Siamo felici di contribuire allo sviluppo dell’ecosistema digitale e di rafforzare il nostro impegno verso il giornalismo di qualità”.

L’intesa rappresenta un cambiamento nel rapporto tra Google e i giornali. Per anni le piattaforme sono state accusate di aver contribuito al deterioramento del sistema di sostenibilità delle testate. Ora Mountain View offre ai suoi utenti l’accesso a contenuti affidabili e approfonditi e paga gli editori aderenti. 

no alle leggi

Quello che Google ha sempre rifiutato in tutto il mondo è una regolamentazione attraverso leggi nazionali o sovranazionali, puntando sulla strada degli accordi con i singoli editori.

Il nuovo prodotto di Google era stato annunciato nell’ottobre del 2020 dall’Ad di Mountain View, Sundar Pichai: il valore globale dell’investimento è di un miliardo di dollari in 3 anni.

“News Showcase -dice la nota di Google- si inserisce in un quadro più ampio di iniziative di Google verso il mondo del giornalismo. Google invia ogni mese ai siti degli editori 24 miliardi di clic, che permettono agli editori di aumentare i ricavi attraverso annunci e nuovi abbonamenti sui loro siti e app. In Italia, dal 2015 Google ha investito 11 milioni di Euro in progetti italiani di giornalismo attraverso il Fondo per l’Innovazione della Digital News Initiative, mentre nel 2016 ha sottoscritto con Fieg un accordo triennale che ha portato l’azienda a investire oltre 16 milioni di Euro su una serie di settori strategici per l’editoria digitale. E nel 2020, con il diffondersi della pandemia di COVID-19, ha offerto supporto economico a oltre 300 redazioni italiane attraverso il suo Fondo globale di emergenza per il giornalismo locale”.

(nella foto, Fabio Vaccarono, Google Italia)lg.php.gif

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