Un’Ape-edicola per portare i giornali più vicino ai lettori. E dove le edicole hanno chiuso.
E’ il progetto Quisco, raccontato dall’Agi. L’idea è di Andrea Carbini, ideatore anni fa delle librerie Ubik.
Già da un anno la sua Ape-car viaggia per le vie di Milano, presto se ne aggiungerà un’altra a Varese e, poco dopo, una terza, ancora a Milano.
“Cercavo un modo per fronteggiare la crisi, per avvicinare le persone alla lettura dei giornali e dei libri e ho pensato che oggi la nuova vendita al dettaglio si muove su ruote -racconta Carbini- Poi sono andato a vedere la storia delle edicole, ho scoperto che nascono itineranti. Quindi l’idea è di portare i quotidiani dove non ci sono, con un’edicola ‘diversa’, di servizi”. Dove i giornali non siano soffocati da gadget e articoli di ogni genere. “Riporto le edicole allo scopo per cui sono nate: vendere i giornali. La gente va lì per questo, e non per comprare patatine e caramelle”.
“Durante i mesi di isolamento -racconta Carbini- facevamo tantissime tappe lungo il percorso. Siamo stati aperti sempre anche a Ferragosto”. Poi però “ho capito che per fidelizzare di più i clienti dovevamo scegliere una piazza, e abbiamo optato per Dergano”. Quartiere della periferia settentrionale di Milano.
Adesso il viaggio inizia in via Plinio dove esiste un’edicola fissa, che Carbini chiama “il mio hub”. Lì carica la merce e parte, intorno alle 8. E per le 13 rientra alla base. “Con l’Ape faccio un servizio sociale “perché vado a portare un ‘bene’ in zone sprovviste, dove gli anziani dovevano fare anche un chilometro e mezzo a piedi per trovare un giornale. Adesso in Bovisa la gente ci aspetta”.
L’Ape car di Carbini vende anche libri e offre servizi utili ai cittadini: “Facciamo tutti i certificati del Comune di Milano” e abbiamo stretto un accordo con la Sormani, per fare da noi il servizio di ritiro e restituzione libri”, evitando di dover andare in biblioteca.
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