Con il numero del 16 gennaio il giornale Trentino, storica testata della provincia, edito dal 1945, chiude. Lo ha comunicato con una lettera a tutti i dipendenti, il Consiglio di Amministrazione.

“E’ l’effetto – riporta la nota dell’editore – della grave crisi in cui versa il comparto editoriale, in particolare quello della carta stampata, aggravata dal perdurare della pandemia Covid19 che non accenna a scemare”.

Resterà però la versione digitale della testata, che si trova all’indirizzo www.giornaletrentino.it.

Riporta la nota: “La decisione, pensata a lungo e molto sofferta, è stata deliberata in data odierna dal Consiglio di Amministrazione della società. Negli ultimi anni sono stati presi tutti i provvedimenti possibili al fine di salvare la testata giornalistica: riapertura delle sedi periferiche di Rovereto e Riva del Garda con conseguente inserimento di nuove forze redazionali; inserimento di nuovi prodotti editoriali di pregio; ricorso agli ammortizzatori sociali per il personale giornalistico e amministrativo/gestionale per il contenimento dei costi; sinergie interne al gruppo editoriale per massimizzare l’efficienza e contenere i costi di produzione, diretti e indiretti; intervento dei soci per il ripianamento delle perdite pregresse e successiva fusione societaria.

Purtroppo, nonostante tutto questo, il degrado degli indicatori economici ha raggiunto livelli tali da non consentire più la continuità delle edizioni di questa storica testata. A questa fondamentale ed inconfutabile motivazione di carattere economico/imprenditoriale si affianca, pur non determinante ai fini delle scelte, anche la contestazione politica a livello regionale e nazionale, sulla concentrazione regionale delle due testate l’Adige e Trentino in capo ad un solo editore. Esemplari i tentativi dell’allora ministro per i Rapporti con il Parlamento Riccardo Fraccaro. Per ben 18 volte l’azienda ha richiesto di avere un colloquio di chiarimento, alle quali non è mai seguita risposta positiva”. 

La società comunica che non ci saranno licenziamenti ma solo il ricorso agli ammortizzatori sociali per il personale giornalistico mentre il personale amministrativo/gestionale non subirà ulteriori provvedimenti rispetto a quanto già in atto. Alcune risorse giornalistiche saranno dirottate sul web. Il Trentino era edito in provincia dalla società Seta; fu poi acquisito dal Gruppo Editoriale L’Espresso-Repubblica, per passare tre anni fa sotto il controllo del gruppo editoriale Athesia (famiglia Ebner) di Bolzano.

L’organico è composto attualmente da 18 giornalisti.

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