La Francia va avanti. E’ stato il primo Paese ad aver recepito la normativa europea sul copyright, ora l’Autorità per la concorrenza di Parigi rafforza quella decisione: Google dovrà negoziare con i gruppi editoriali il compenso da riconoscere per poter condividere i contenuti online.

L’autorità per la concorrenza francese,  guidata da Isabelle de Silva, ha ordinato al gigante del web di “intraprendere, entro tre mesi, i negoziati con gli editori e le agenzie di stampa sulla remunerazione per il riutilizzo dei loro contenuti protetti”. Google si era finora rifiutata di applicare la normativa europea sul diritto d’autore, entrata in vigore in Francia lo scorso ottobre.

“Questa ingiunzione richiede che i negoziati si traducano effettivamente in una proposta di remunerazione da parte di Google”, ha dichiarato l’autorità francese. La remunerazione, secondo il pronunciamento, deve essere applicata retroattivamente dall’ottobre 2019.

Dopo l’entrata in vigore della norma Ue in Francia, Google aveva avvertito che avrebbe continuato a pubblicare sulle proprie piattaforme articoli solo se gli editori avessero acconsentito l’utilizzo gratuito. Gli editori che avessero preteso invece l’applicazione della normativa Ue, sarebbero stato “oscurati”, con il taglio di una notevole porzione di traffico.

Lo scorso novembre i gruppi editoriali e l’agenzia di stampa AFP avevano dunque presentato un reclamo all’autorità per la concorrenza per “abuso di posizione dominante”. L’autorità ha dichiarato che “le pratiche di Google potrebbero costituire un abuso di posizione dominante e hanno causato un danno grave e immediato al settore della stampa”.

Google, attraverso  Richard Gingras, vice presidente News, ha fatto sapere che  “fin da quando la legge europea sul copyright è entrata in vigore lo scorso anno abbiamo avviato dialoghi con gli editori per incrementare il nostro supporto e gli investimenti verso l’industria dell’informazione. Rispetteremo la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza, che stiamo analizzando, portando avanti queste trattative .”

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