Striscia la notizia (Canale 5) ha raccontato che il direttore della comunicazione Rai Marcello Giannotti, scelto lo scorso maggio dall’amministratore delegato Fabrizio Salini, avrebbe dato in appalto la gestione della comunicazione del Festival di Sanremo e di altri programmi Rai all’agenzia Mn, la stessa nella quale lavorava fino allo scorso anno. All’indomani della messa in onda, il deputato di Italia Viva Michele Anzaldi ha annunciato un’interrogazione parlamentare: “La Rai -ha scritto su Facebook- chiarisca se quanto rivelato da Striscia la notizia corrisponde al vero: davvero l’azienda ha dato un appalto per chiamata diretta all’agenzia di comunicazione dove ha lavorato per anni l’attuale portavoce di Salini, Marcello Giannotti? Davvero per programmi di punta come Viva Raiplay di Fiorello o il programma di prima serata di Mara Venier è stato affidato senza gare l’incarico per l’ufficio stampa alla società Mn Italia, la stessa dove Giannotti lavorava prima di arrivare in Rai? È stato proprio Giannotti a decidere questi affidamenti, come sostiene Striscia? Siamo di fronte ad un caso di conflitto di interessi? Davvero la Rai, che conta centinaia di giornalisti, molti anche senza incarico, ha bisogno di affidare all’esterno l’ufficio stampa dei programmi? Il corposo ufficio stampa interno dell’azienda, a capo del quale è stata di recente nominata una giornalista del Tg1 con triplo scatto di carriera in un colpo solo che non ha paragoni in nessuna altra azienda, non era in grado di gestire i rapporti con la stampa di questi programmi?”.

Massimiliano Capitanio, Lega, ha presentato un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai per chiarire, e possibilmente smentire, i presunti conflitti di interesse tra il direttore della comunicazione e l’ufficio stampa della nuova trasmissione di Fiorello.

Secondo il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, Marcello Giannotti deve dimettersi prima ancora che l’amministratore delegato Salini venga in audizione martedì presso la Commissione di Vigilanza.

E la Rai? In una nota ufficiale si legge che «Il coinvolgimento di uffici stampa esterni non si attiva su indicazione del direttore della comunicazione, bensì degli editori di riferimento che detengono anche il relativo budget. La Direzione comunicazione si limita a esprimere un nulla osta sulla scelta di ricorrere o meno a una consulenza esterna per determinati tipi di progetti, senza intervenire in alcun modo sull’indicazione del fornitore”.

E tuttavia, “in relazione all’affidamento di uffici stampa esterni, l’amministratore delegato della Rai ha chiesto chiarimenti sull’utilizzo dei fornitori contrattualizzati dall’azienda nel campo della comunicazione».

 

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